UN NUMERO ANTI – INQUINAMENTO giugno 2005

Enrico Mattinzoli annuncia il progetto che prevede anche il monitoraggio delle attività produttive
E’ la novità più singolare dell’innovativo progetto “Pronto Intervento Fiume” e sarà destinata a fare scuola non solo in Lombardia, ma anche in Italia (solo la provincia di Modena ha istituito un servizio così capillare). Tra poche settimane entrerà in funzione il numero verde del Pronto soccorso fiumi attivo 24 ore su 24.

E l’inquinamento da metalli pesanti o da sostanze chimiche, inquinando l’ambiente e mettendo a rischio la falda e la salute dei cittadini, possono essere annoverati a tutti gli effetti tra i reati contro la persona, alla stregua di uno scippo o di un furto.

L’acqua del Mella o del Chiese ha un colore strano o presenta schiuma sospetta? Temete un serio caso di inquinamento ma, vista l’ora o il giorno festivo, non sapete chi chiamare? Il numero verde è stato pensato dall’assessore provinciale all’Ambiente Enrico Mattinzoli di concerto con l’Arpa, Asl, Ato, i quaranta comuni bresciani attraversati da Mella e Chiese e le diverse associazioni ambientaliste.

Dopo i disastrosi casi di inquinamento verificatisi nei mesi scorsi sul Chiese e sul Mella (intorno ai quali operano centinaia di aziende galvaniche o che trattano sostanze pericolose) dei quali purtroppo nulla si è saputo sull’individuazione degli autori, l’assessore Mattinzoli ha ben pensato di coinvolgere istituzioni e associazioni ambientaliste nel tentativo di contrastare tutti quei fenomeni di sversamento abusivo.

Logicamente risulterà indispensabile la collaborazione dei cittadini, che dovranno segnalare eventuali morie di pesci, sversamento di prodotti chimici o liquami da tubazioni, presenza di estese macchie oleose sulla superficie dei corsi d’acqua, scarichi in atto in corsi d’acqua superficiali da parte di autobotti o autocisterne. «Un servizio che si è reso indispensabile dopo i recenti casi di inquinamento fluviale – spiega l’assessore Mattinzoli -. I tecnici dell’Arpa nelle ore notturne e nei giorni festivi non sono in servizio; altre volte quando i tecnici arrivano sul posto la fase acuta dell’inquinamento è già passata. Con questo numero verde, qualora non potesse intervenire l’Arpa, interverranno gli Agenti della polizia locale, che effettueranno i prelievi del caso, operazione che deve essere fatta da un pubblico ufficiale affinché le analisi abbiano valore legale».

Il progetto “Pronto Intervento fiumi” sarà articolato in tre fasi: prevenzione, pronto intervento, pianificazione.

PREVENZIONE
I 19 comuni bresciani attraversati dal Chiese ed i 24 attraversati dal Mella si impegneranno a redigere una mappa di tutte le vie di accesso al fiume «ed a sbarrare quelle strade bianche spesso utilizzate dalle autobotti per gli sversamenti abusivi» spiega l’assessore Mattinzoli. Inoltre verranno mappati tutti gli insediamenti produttivi potenzialmente pericolosi, catalogando le diversa sostanze chimiche trattate. Verranno poi eseguiti esami della autorizzazioni allo scarico per segnalare eventuali irregolarità alle autorità competenti. Lungo il corso del fiume verranno affissi cartelloni riportanti il numero verde ambiente. La Provincia, dal canto suo, predisporrà un programma di vigilanza -aggiunge ancora Mattinzoli – con il coinvolgimento dei comuni e delle associazioni di volontariato (associazioni pescatori, gruppi Protezione Civile, associazioni ambientaliste, guardie ecologiche volontarie). Eseguirà la georeferenziazione di tutti gli scarichi autorizzati in corpo idrico.

PRONTO INTERVENTO
Oltre all’istituzione del numero verde si è provveduto a dividere i diversi comuni attraversati da Mella e Chiese in dieci raggruppamenti (cinque per fiume) per coordinare meglio l’azione di intervento. Ogni zona di controllo ha un’estensione inferiore ai 20 chilometri, in modo da assicurare la tempestività d’azione. «L’Arpa r la Provincia provvederanno anche a formare personale qualificato per i controlli» promette l’assessore provinciale.

PIANIFICAZIONE
E’ forse la fase più importante, quella che richiederà più tempo e più risorse.  «Dobbiamo iniziare a fare l’analisi dei sedimenti del greto dei fiumi e programmare le bonifiche, potenziare l’intero sistema dei depuratori, ma pensare anche a dei consorzi di metalli pesanti che possano ritirare dalle diverse aziende i rifiuti pericolosi a prezzo convenzionato, impedendo così che possano scaricarli abusivamente nei fiumi».

I PAESI INTERESSATI AL PROGETTO
Comuni lungo l’asta del fiume Chiese: Lavenone, Vestone, Barghe, Sabbio Chiese, Vobarno, Roè Volciano, Villanuova, Gavardo, Muscoline, Prevalle, Calvagese, Bedizzole, Calcinato, Montichiari, Calvisano, Carpenedolo, Visano, Acquafredda, Remedello.

Comuni lungo l’asta del fiume Mella: Collio, Bobegno, Pezzaze, Tavernole, Marcheno, Gardone Vt., Sarezzo, Villa Carcina, Lumezzane, Concesio, Collebeato, Brescia, Castel Mella, Capriano, Dello, Offlaga, Manerbio, Leno, Cigole, Pavone Mella, Milzano, Pralboino, Seniga.

(GdB Pietro Gorlani)

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