RISANAMENTO DEL LAGO DI RONDENETO dicembre 2006

Conclusi gli interventi finanziati dalla Provincia per il risanamento del Lago di Rondeneto
Si sono conclusi con la fine dell’estate gli interventi patrocinati dalla Provincia per il risanamento ed il recupero del laghetto alpino di Rondeneto: i lavori sono stati eseguiti sulla base del progetto finanziato dall’Assessorato all’Ambiente retto da Enrico Mattinzoli, che ha accordato la concessione di un contributo di 100.000 euro al Comune di Gianico per la loro realizzazione.

Il laghetto di Rondeneto (sulla montagna di Gianico poco a nord della stazione sciistica di Monte Campione) è stato storicamente un bacino alpino di tipo oligotrofico, caratterizzato da acque trasparenti e ben ossigenate, scarsamente popolate da macrofite e piante vascolari acquatiche: negli ultimi decenni tuttavia le sue acque sono state interessate da un fenomeno sempre più diffuso di eutrofizzazione, con aumento della vegetazione acquatica ed evidente declino della qualità complessiva dell’ambiente lacustre.

Le cause di tale evoluzione, sicuramente ascrivibili ad una concomitanza di fattori, hanno comportato lo sviluppo e la crescita di piante acquatiche; in particolare le acque sono state invase dal potamogeto (associazione vegetazionale formata da idrofite radicanti a prevalenza di Potamogeton natans) le cui spoglie accumulandosi sul fondo del laghetto danno origine ai processi degradativi che portano ad un progressivo consumo dell’ossigeno disciolto nella colonna d’acqua.

Il progetto finanziato dalla Provincia prevedeva complessivamente sia interventi finalizzati al riequilibrio trofico delle acque del lago (che attualmente risultano coperte per oltre il 70% dalla vegetazione acquatica) sia altri di riqualificazione delle aree limitrofe complessivi della demolizione di un rudere (già adibito a ricovero pompe) e della sua sostituzione con una modesta struttura da adibire all’utilizzo didattico, del ripristino del sentiero principale di accesso al lago e della creazione di una percorrenza a periplo del lago.

Gli interventi messi in cantiere sono complessivamente orientati alla definizione di uno scenario di riuso sociale della zona del Rondeneto, storicamente frequentata per scopi diversi sia dalla popolazione locale, sia ai fini turistico-ricreativi e finalizzati alla conservazione della molteplicità delle funzioni del corpo d’acqua in presenza della proliferazione abnorme di Potamogeton natans in atto negli ultimi due decenni.

La Provincia ha accordato il richiesto finanziamento nell’intento di favorire il recupero alla naturalità del bacino d’acqua che rappresenta l’elemento naturale più qualificante di questa porzione di territorio montano, ponendo le basi per l’incremento della sua frequentazione sociale e per l’utilizzo didattico per un biotopo che si inserisce in un ambiente naturale scarsamente conosciuto, ma dalle notevoli potenzialità.

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