PER BARBIERI ED ESTETISTE SARA’ PIU’ FACILE SMALTIRE GUANTI, GARZE E RASOI febbraio 2006

Accordo Provincia – Associazioni di categoria
In un anno nella Provincia di Brescia vengono prodotte circa 670mila tonnellate di rifiuti. Di questi, forse un centinaio di chilogrammi sono “opera” di istituti di estetica, parrucchieri, operatori del trucco, centri che realizzano tatuaggi, piercing, agopuntura, toilettatura per animali e simili.

Percentualmente contano poco, ma il loro peso specifico è ben maggiore, se si considera il tipo di scarti di cui si tratta, che appartengono alla categoria dei rifiuti pericolosi a rischio infettivo: guanti monouso, indumenti protettivi, telini, calzari, camici, garze, bende, ma anche aghi, siringhe, lame e simili.

Ecco dunque spiegato l’interesse dell’Amministrazione Provinciale affinchè essi vengano smaltiti correttamente, di qui anche l’idea di un accordo per la loro gestione con le associazioni di categoria delle imprese artigiane attive nel settore. L’accordo di programma, presentato in Broletto dall’Assessore all’Ambiente Enrico Mattinzoli, è stato sottoscritto da Associazione Artigiani, Unione Artigiani e Confederazione Nazionale Artigiani di Brescia, che rappresentano circa 2500 aziende interessate allo smaltimento dei rifiuti di questo tipo.

«Si tratta – ha spiegato Mattinzoli – di un progetto innovativo, unico in Lombardia. Persegue due grandi obiettivi: da un lato dare maggiore qualità e sicurezza alla gestione dei rifiuti a rischio infettivo prodotti al di fuori delle strutture sanitarie, dall’altro garantire una semplificazione burocratico-amministrativa delle stessa gestione, a tutto vantaggio delle aziende».

In virtù dell’accordo, le imprese artigiane, tramite le loro associazioni di categoria, saranno sgravate di parecchi adempimenti burocratici previsti dalla legge (in particolare la tenuta dei registri), che passeranno invece in capo alle ditte specializzate che avranno sottoscritto convenzioni con le associazioni stesse. All’artigiano resterà l’obbligo di tenere copia del documento di trasporto rilasciato dalla ditta specializzata al momento del ritiro dei rifiuti: esso attesterà l’avvenuto smaltimento. Sono previsti anche incontri di formazione, rivolti soprattutto alle nuove imprese che cominciano ad operare nel settore.

«L’impresa – ha dichiarato l’Assessore Mattinzoli – potrà così dedicare più tempo a fare impresa, con la garanzia di lavorare in sicurezza e nel rispetto della norma». Insomma, si risparmieranno preoccupazioni, tempo e soldi, come hanno testimoniato i rappresentanti delle Associazioni di categoria, Adriano Bosio (Confartigianato), Alberto Vidali (Associazione Artigiani) e Tobia Rizzini (Cna). In termini monetari, il risparmio si potrebbe quantificare in circa 500 euro l’anno.

Nell’accordo di programma è previsto che entro un anno gli enti firmatari si ritrovino per fare il punto della situazione e valutare eventuali migliorie da apportare. «Sin d’ora – ha tenuto a sottolineare Mattinzoli – si può dire che questo progetto, riprendendo alcuni echi degli incontri degli Stati Generali, va incontro a diverse sensibilità provenienti dalla comunità, coniugando la qualità ambientale ed il sostegno all’impresa».

(GdB – Alessandro Carini)

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