NUOVI SERVIZI IDRICI PER IL GARDA febbraio 2006

Investimenti per 115milioni di euro nei prossimi 20 anni nell’area gardesana da parte dell’Autorità d’Ambito presieduta da Enrico Mattinzoli
Lo scorso dicembre si è tenuta presso l’Istituto per Geometri “Tartaglia” la seduta dell’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale.

L’AATO è l’organo costituito dalla Provincia di Brescia e dai 206 Comuni bresciani e deputato al governo, alla programmazione ed al controllo del servizio idrico integrato (insieme dei servizi di acquedotto, fognatura, collettamento e depurazione) in attuazione della legge 36/94, cosiddetta Legge Galli.

L’Assemblea, particolarmente partecipata (erano presenti oltre alla Provincia, 158 Comuni per un totale di voti rappresentati superiore all’80%) ha assunto, tra le altre cose, due decisioni di rilievo ai fini dell’avvio del processo di organizzazione del servizio idrico integrato, provvedendo alla ripartizione del territorio dell’AATO in tre aree omogenee e individuando in ciascuna il modello gestionale cui affidare il servizio idrico.

Le decisioni assunte discendono da un’attività preliminare condotta negli ultimi mesi dal Comitato Ristretto, presieduto dall’Assessore all’Ambiente Enrico Mattinzoli e dalla Segreteria Tecnica dell’AATO che hanno esaminato il quadro normativo di riferimento, alla luce delle più recenti modificazioni legislative nazionali e regionali, e approfondito gli elementi tecnici, economici e finanziari necessari per verificare la sostenibilità economica di una ripartizione in aree omogenee funzionale a favorire il processo di aggregazione delle gestioni e al tempo stesso dare impulso agli investimenti infrastrutturali di cui necessita il territorio provinciale.

L’AATO è stata quindi suddivisa in tre aree omogenee, sostanzialmente coincidenti con i bacini idrografici principali (Oglio, Mella-Chiese e Garda), denominate rispettivamente Area Ovest, Area Centrale e Area Gardesana. Ritenendo di escludere il ricorso ad una gara europea per individuare un concessionario terzo cui affidare il servizio, l’Autorità d’Ambito ha optato per il modello della società mista pubblico-privato nelle prime due aree e per il modello di società a totale partecipazione pubblica (cosiddetta in house providing) per l’area gardesana.

«Nei prossimi mesi – ha precisato l’Assessore Enrico Mattinzoli – all’interno delle singole aree omogenee, i Comuni e le loro società provvederanno alla riorganizzazione degli enti gestionali in conformità al modello individuato dando corso (eccetto l’area gardesana) ad una gara ad evidenza pubblica per l’individuazione di un partner privato nella misura del 30-40% del capitale che assicuri il necessario apporto tecnico e finanziario per la gestione del servizio idrico. Parallelamente il Comitato Ristretto e la Segreteria Tecnica completeranno il Piano d’Ambito, lo strumento che identifica gli standard qualitativi di servizio e definisce le priorità e le previsioni di investimento che costituirà il riferimento per la programmazione e la pianificazione dei prossimi 20 anni».

La stessa Autorità ha ritenuto di individuare quale termine per gli adempimenti sopra descritti il 30 settembre 2006 per poter entro le scadenze di legge, ovvero entro la conclusione del 2006, procedere all’affidamento alle società così individuate della gestione del servizio idrico integrato.

L’Assemblea che si ritrova a quasi un anno di distanza dall’ultimo appuntamento per raccogliere i risultati delle attività del Comitato Ristretto, che nell’ultima seduta si era provveduto a ricostituire con la sostituzione dei membri decaduti dalla carica per effetto delle elezioni amministrative del giugno 2004 e al quale si era demandato, con l’ausilio della Segreteria Tecnica, l’importante compito di individuare gli strumenti per giungere nel più breve periodo di tempo a dare concretezza all’organizzazione del servizio idrico integrato nell’AATO.

(DIPENDE)

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