NONOSTANTE TUTTO CONTINUIAMO A SOGNARE (E. Mattinzoli) aprile 2013

Strano essere il piccolo imprenditore, unico nel suo genere, capace di sopravvivere nonostante tutto intorno a sé sia orientato verso la sua estinzione. Lusingato durante le campagne elettorali come spina dorsale del Paese e denigrato come rovina dell’economia perchè evasore, il giorno successivo alle consultazioni.

 

Invitato ai tavoli del Governo come alibi alla concertazione e puntualmente escluso dai provvedimenti oggetto delle sue richieste e necessità. Capace di sopportare nel silenzio e spesso nella disperazione, ingiustizie di mancati pagamenti, da parte di chi dovrebbe essere il garante dei suoi diritti, ma che finisce per essere il suo carnefice.

Umiliato ed escluso senza appello quando fallisce in un suo progetto, piuttosto che supportato da quello Stato che ha contribuito per anni a mantenere. Dimenticato da quelle banche che fino a ieri gli offrivano denaro e lo stimolavano ad investire e che oggi, alla prima difficoltà, lo trattano come un furfante, espropiandolo non solo di quel poco che gli è rimasto, ma della propria dignità.

Lungimirante, testardo, tanto intransigente con se stesso e la sua famiglia che con lui condivide le sempre più misere soddisfazioni e le quotidiane amarezze, e al tempo stesso generoso con chi ha bisogno, senza risparmiarsi nel volontariato anche dopo lunghe giornate di lavoro. Pronto a ricominciare, per dimostrare a se stesso e ad una società sempre più ingrata che il suo lavoro e quello dei suoi dipendenti sono la sua vita, prima ancora della sua famiglia.

Ottimista e paziente, nonostante qualcuno dall’alto di una cattedra sia convinto di conoscere le dinamiche dell’impresa, senza mai averne conosciuto una se non sui libri di testo. Consapevole delle difficoltà, ma al tempo stesso inguaribile sognatore quando ogni mattina in assenza di certezze è pronto a rimboccarsi le maniche.

Incapace di scendere in piazza a protestare la sua rabbia anche perchè troppo impegnato a recuperare tempi di consegna, rincorrere chi non paga e a convincere direttori di banca a mantenergli i fidi.

Ma nonostante tutto milioni di Artigiani, Commercianti, Agricoltori continuano a sognare, non si spiegherebbe altrimenti l’aver scelto di lavorare in proprio in assenza di qualsiasi tipo di ammortizzatore, privilegio o via preferenziale.

 

 

 

 

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