METALRICICLO LANCIA UNA TRIPLA SFIDA settembre 2006

Obiettivo su recupero dei metalli ferrosi e non, energia e rispetto dell’ambiente
Recupero e riciclo dei metalli ferrosi e non ferrosi, energia, ecologia e rispetto per l’ambiente. Una proposta ad ampio respiro per la prima edizione di «Metariciclo», la fiera per il recupero dei metalli organizzata da Edimet, network multimediale che si occupa di comunicazione e organizzazione di eventi e manifestazioni dedicate alla filiera del metallo.

Tre intense giornate di lavoro (dal 14 al 16 settembre al Centro fiera del Garda di Montichiari) per una rassegna che intende porsi come «punto di riferimento – hanno spiegato i promotori – per tutta l’industria collegata al riciclo e al recupero dei materiali ferrosi e non ferrosi».

Previste anche tavole rotonde e convegni per un’informazione a 360 gradi su prodotti, impianti e tecnologie destinate a un comparto che, nel riciclo dell’acciaio conta in Italia circa 160 aziende per un totale di 29 milioni di ton annue di materiale prodotto e consumato. «Il 63 per cento del materiale viene fuso in forni elettrici – ha spiegato Giuseppe Pasini, presidente di Federacciai e leader del gruppo Feralpi di Lonato -: circa la metà viene prodotto e lavorato a Brescia».

Acciaio, ma non solo. A Metalriciclo si parlerà anche di alluminio, un settore che, nel Paese, ha visto (nell’ultimo decennio) una crescita della produzione pari al 64%, toccando nel 2005 la quota di 654 mila ton (il 77% del totale nazionale). Anche in questo campo Brescia è punto di riferimento: più di un terzo della filiera italiana è attiva in provincia con un migliaio di aziende impegnate nella raccolta e lavorazione dei rottami.
Riciclare metalli significa prima di tutto investimenti in formazione e innovazione. «La siderurgia italiana ha investito nella tutela ambientale 900 milioni di euro in cinque anni, 200 solo nel 2006 – ha aggiunto Pasini – confermandosi nel ruolo di comparto trascinante dell’economia nazionale. Purtroppo il Paese sconta ancora un gap rispetto al resto d’Europa che impone di rivedere le attuali politiche energetiche riprendendo con forza il discorso del nucleare».

Energia, ambiente e nuove tecnologie diventano così passaggi cruciali sulla strada dello sviluppo: «temi sui quali le imprese, messe di fronte alle non risposte della politica, devono assolutamente investire – ha commentato l’assessore provinciale all’Ambiente, Enrico Mattinzoli -. Tra gli obiettivi primari c’è il riciclo. Un punto su cui il Governo deve fissare, una volta per tutte, le linee guida per le imprese in modo da creare ricchezza in sicurezza e ripulire il mercato da coloro che non agiscono secondo le regole».
Operatori e amministratori a confronto per le strategie del futuro.

Anche questo è Metalriciclo: «Se vogliamo parlare di sviluppo sostenibile – ha commentato Enzo Cibaldi, amministratore delegato di Edimet – bisogna comprendere l’importanza del recupero dei rottami soprattutto per un Paese povero di energia come l’Italia». Secondo i dati del Cial (Consorzio imballaggi alluminio) solo con l’alluminio recuperato nel 2005 in Italia è stato possibile risparmiare 130 mila ton equivalenti di petrolio evitando di disperdere nell’aria 350 mila tonnellate di Co2.

(BSOGGI – Francesco Apostoli)

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