«CONDANNATI A STARE INSIEME» MATTINZOLI RILANCIA LA FEDERAZIONE (GdBrescia – G. Lombardi) gennaio 2013

Mattinzoli sprona a federare e creare un unico soggetto

Artigiani, commercianti, autotrasportatori, industriali: se non sapranno mettersi insieme e proporre un unico interlocutore al mondo politico, saranno destinati – secondo Mattinzoli – a sparire.

 «O saremo capaci di federarci e creare un unico soggetto, oppure diventeremo organizzazioni che erogano ottimi servizi ma non svolgono più un ruolo di rappresentanza».

Enrico Mattinzoli, presidente dell’Associazione artigiani di Brescia (aderisce a Casartigiani), rilancia l’appello all’unità rivolgendosi non solo alle altre organizzazioni che rappresentano l’artigianato, ma a tutti i rappresentanti del mondo produttivo.

 «Nessuno vuole dimenticare la propria storia – rilancia il presidente dell’Associazione -ma a Roma, in passato, abbiamo ottenuto vittorie storiche quando siamo stati capaci di unirci». In realtà, nella capitale è stata fondata Rete Imprese Italia (di cui fa parte anche Casartigiani, insieme a Confartigianato, Cna, Confcommercio e Confesercenti) ma, spiega Mattinzoli, «i risultati sono stati deludenti a livello nazionale e nulli a livello locale».

L’invito dell’Associazione fa seguito a quello lanciato da Apindustria ad Aib per un’unica rappresentanza del mondo industriale. E infatti Mattinzoli fa capire che proprio con il presidente di Confapi, Maurizio Casasco, è possibile raggiungere una prima intesa per costruire una federazione che, successivamente, coinvolga le altre organizzazioni. Intanto, nel tracciare un bilancio del 2012, Mattinzoli esprime grande preoccupazione. Il numero di imprese associate è calato in dodici mesi da 13.305 a 13.050 (su un totale di 37.970 aziende artigiane registrate in Camera di Commercio).

Si è drasticamente ridotta anche l’attività dei Confidi: -30% rispetto agli anni precedenti dai finanziamenti per il boom del fotovoltaico). «Peraltro – aggiunge il presidente dell’Associazione – solo il 35% dei crediti è destinato agli investimenti; il resto serve per far fronte ai problemi di liquidità». Il fatturato delle imprese artigiane si è ulteriormente ridotto, anche a causa dell’incremento dei costi, a partire dall’aumento delle tasse. Per non parlare della concorrenza sleale, che sta colpendo soprattutto il comparto dei centri benessere (triplicati in Lombardia nel corso degli ultimi anni).

«Insomma- afferma Mattinzoli – piccolo non è più bello, perché proprio le Pmi sono quelle che soffrono di più. E, mentre si avvicinano gli appuntamenti elettorali, il giudizio degli Artigiani sui parlamentari bresciani non è positivo (ad eccezione di Caparini e Galperti). «Non basta farsi vedere due volte prima delle elezioni – afferma Mattinzoli – occorre un’azione continuativa». Per questo l’Associazione ripresenta una serie di proposte normative sulle quali è stato chiesto un impegno dei deputati già nel corso di questa legislatura. Qualcosa è stato portato a casa, ma resta molto da fare. «Noi continuiamo a crederci » conclude, con un pizzico di speranza per il futuro, il vicepresidente Bortolo Agliardi.

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