«POS», AL MINISTERO IL TAVOLO CON LE BANCHE (BSOggi) luglio 2014

L’intervento di Mattinzoli

«Vanno attivate economie di scala per un taglio significativo dei costi per operazione».

Un tavolo al ministero dello Svilupo con i rappresentanti del mondo bancario «per condividere un percorso comune nell´uso della moneta elettronica». È quanto avviato, come informa in una nota, esprimendo soddisfazione, l´Associazione Artigiani di Brescia.

L´organizzazione di via Cefalonia ricorda la lettera, inviata ai parlamentari bresciani, per sottoporre alla loro attenzione «la proposta per una riduzione dei costi e l´applicazione di un credito d´imposta fiscale alle imprese che, in parte, compensi il balzello preteso dai circuiti» degli istituti di credito, «sulle transazioni effettuate».

Di fronte all´obbligo normativo, spiega il presidente dell´Associazione Artigiani, Enrico Mattinzoli, «le aziende artigiane e del commercio si trovano con un peso in più, ovvero i costi di gestione dei Pos che, in un anno, non sono indifferenti. Ecco perché si auspica che l´iniziativa in sede ministeriale riesca a sensibilizzare i principali operatori del mercato dei pagamenti elettronici affinchè, attivando economie di scala, possano giungere ad una significativa riduzione» delle spese per operazione».

Dallo scorso 30 giugno le ditte sono tenute a dotarsi di Pos e accettare i pagamenti effettuati con bancomat: l´adempimento, nell´intento del legislatore, segna una ulteriore spinta alla diffusione dell´utilizzo di nuovi strumenti quale metodo per il contrasto all´uso del contante, dunque all´evasione fiscale. Tale imposizione, che comporta per i clienti un miglioramento del servizio, è per le società «un onere aggiuntivo non indifferente – conclude Mattinzoli -, salvo la soglia dei 30 euro, sotto la quale si possono pretendere contanti. Il pagamento con carta di debito ha un inconveniente: il costo a forfait è una vera beffa nel caso di piccoli importi».

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