L’ASSESSORE MATTINZOLI PRESENTA AL MINISTERO DELL’AMBIENTE LE OSSERVAZIONI SU “LAMARMORA” maggio 2006

Istanza di autorizzazione al progetto di riqualificazione della Centrale di teleriscaldamento “Lamarmora” sita nel Comune di Brescia.
Con riferimento all’oggetto, si evidenzia quanto segue.

  1. con Delibera di Giunta n.70 del 30/01/2002 il Comune di Brescia ha espresso il benestare ad ASM Brescia S.p.A. per l’avvio degli atti inerenti alla realizzazione della terza unità a biomasse presso il termoutilizzatore indicando tra le condizioni lo smantellamento dei gruppi diesel presso la centrale Nord con l’entrata in servizio industriale della terza linea e l’impegno a ridurre le emissioni dei gruppi 1 e 2 della centrale di Lamarmora mediante la loro trasformazione a ciclo combinato a metano;

  2. con Delibera di Giunta Provinciale n.71 del 15/03/2005 la Provincia di Brescia ha preso atto della conclusione dell’istruttoria riguardante l’espressione di parere in merito alla procedura di valutazione di impatto ambientale per il progetto di installazione della terza unità a biomassa presso il termovalorizzatore di Brescia presentato da ASM Brescia S.p.A.;

  3. con Atto Dirigenziale n.696 del 16/03/2005 il Settore Assetto Territoriale, Parchi, VIA della Provincia di Brescia ha espresso parere di compatibilità ai sensi dell’atr. 6 comma 4 della L.349/1986 in merito alla procedura di valutazione d’impatto ambientale per il progetto di completamento del termoutilizzatore di Brescia mediante l’installazione della terza unità di combustione proposto da ASM Brescia S.p.A. vincolando ad alcune condizioni e prescrizioni, fra cui “la riduzione delle emissioni dei gruppi della centrale di Lamarmora e degli impianti del sistema energetico ASM mediante la trasformazione a metano da attuarsi nel più breve tempo possibilie dall’ottenimento delle necessarie autorizzazioni”;

  4. con Deliberazione n. VII/21210 del 14/03/2005 la Regione Lombardia ha espresso parere positivo circa la compatibilità dell’intervento inerente il completamento del termoutilizzatore di ASM Brescia S.p.A. a condizione di alcuni interventi di compensazione fra cui la dismissione e/o riconversione “degli impianti alimentati a combustibili tradizionali a più elevato impatto ambientale…; nello specifico, la riqualificazione funzionale dei gruppi della centrale Lamarmora e delle caldaie del sistema energetico ASM”;

  5. il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, con decreto 555 del 03/06/2005, ha espresso parere positivo circa la compatibilità ambientale del progetto a condizione dell’osservanza delle prescrizioni stabilite fra cui la disattivazione dei gruppi diesel presso la centrale Nord in coincidenza con l’entrata in esercizio industriale della terza linea e loro successivo smantellamento e la sostituzione dei gruppi 1 e 2 della centrale Lamarmora, alimentati ad OCD, con un gruppo di cogenerazione in ciclo combinato ad alta efficienza alimentato a gas metano recependo le indicazioni della Provincia di Brescia e secondo un piano di interventi da concordare con la Provincia stessa;

  6. con Delibera di Giunta n.326 del 26/07/2005 la Provincia di Brescia ha istituito un Gruppo di Lavoro per il controllo dell’osservanza delle condizioni poste dal Ministero dell’Ambiente, di concerto con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, sulla terza unità di combustione del termoutilizzatore dell’ASM Brescia S.p.A.;

  7. facendo seguito a quanto emerso durante il primo incontro del Gruppo di Lavoro (in data 09/12/2005), il Direttore dell’Area Ambiente ed il Direttore del Settore Rifiuti ed Energia hanno riscontrato, con lettera indirizzata al Segretario Generale della Provincia, la mancata presentazione da parte di ASM del piano degli interventi atti a dismettere o riconvertire gli impianti alimentati a combustibili tradizionali a più elevato impatto ambientale, del resto previsto alla lettera a) della d.G.P. del 26/07/2005 n. 326;

  8. in data 13/12/2005 l’Assessore Provinciale all’Assetto Territoriale, Parchi e VIA ha inviato al Sindaco del Comune di Brescia e ad ASM di Brescia, e p.c. a Regione Lombardia, UO Rieti ed Infrastrutture, ed al Ministero dell’Ambiente, una nota di convocazione ad un incontro di concertazione in ordine al parere del Ministero dell’Ambiente di concerto con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con particolare riferimento alle prescrizioni di cui ai punti 4 e 7 a pag. 28 dello stesso;

  9. in data 31/03/2006 ASM ha presentato al Ministero delle Attività Produttive il progetto di riconversione del sito della Centrale di Lamarmora, richiedendo contestualmente l’autorizzazione ex legge 55/2002 per la realizzazione dello stesso, l’autorizzazione integrata ambientale (AIA o IPPC) ex d.lgs. 59/2005 e la pronuncia di compatibilità ambientale (VIA) ex legge 349/1986;

  10. in data 3 aprile 2006 la domanda è pervenuta alla Provincia di Brescia;

  11. con nota del 5 aprile 2006 ASM ha comunicato del Ministero dell’Ambiente, alla Regione Lombardia, alla Provincia di Brescia, al Comune di Brescia ed all’ARPA dipartimento di Brescia la disattivazione dei gruppi diesel presso la Centrale Nord ASM, a partire dall’11/02/2005;

  12. in data 9 maggio 2006 è pervenuta alla Provincia di Brescia la comunicazione di avvio del procedimento ai sensi della Legge 9 aprile 2002 n.55 e del D.Lgs. 18 febbraio 2005 n.59 da parte del Ministero delle Attività Produttive (asseverata al P.G. 68018/06 del 10/052006);

  13. in data 11 maggio 2006 è pervenuta alla Provincia di Brescia la convocazione alla prima Conferenza di Servizi per il giorno 18 maggio 2006.

Da un primo esame, non approfondito causa i tempi strettissimi in cui esso viene richiesto (la domanda di autorizzazione è pervenuta a questa Provincia il 3 aprile 2006 e la prima conferenza di servizi è stata convocata il giorno 18 maggio), risulta evidente la necessità di procedere ad un più approfondito esame degli aspetti progettuali e delle relative modalità di funzionamento della Centrale in oggetto.

Si invita pertanto ASM, in una prima analisi, a fornire ulteriori chiarimenti relativi a:

a) Indicazione dei combustibili impiegati dalle diverse sezioni dell’impianto secondo il progetto di ristrutturazione;

b) Ipotesi di funzionamento nei diversi assetti alla base dei quadri di bilancio energetico ed emissivo, con particolare attenzione a mix di combustibile, relative quote ed ore di funzionamento stimati;

c) Verifica dell’effettiva potenza al focolare, oltre che della potenza termica resa disponibile nella rete di teleriscaldamento, identificando la reale potenza termica del sito;

d) Ricostruzione dei bilanci energetici per la centrale in termini di energia primaria, riferiti alla situazione ante-operam ed a quella post-operam in funzione della situazione dell’aria già pesantemente compromessa; lo studio infatti non sembra chiarire quale sia il beneficio energetico in termini di energia primaria, non rendendo espliciti i rendimenti energetici dei singoli impianti nè le assunzioni (ipotesi) di base;

e) Ricostruzione dei bilanci emissivi riferiti agli scenari ante-operam e post-operam, estendendo gli stessi alle emissioni climalteranti (CO²), con la chiara precisazione delle ipotesi di partenza, ovvero il contributo derivante dalla sostituzione del parco caldaie;

f) Bilancio dei combustibili impiegati e stoccati nel sito nella situazione post-operam, indicando le quote percentuali di utilizzo dei diversi combustibili nelle varie sezioni dell’impianto;

g) Monitoraggio/misurazione dei rilasci di ammoniaca dall’impianto, alla luce del sistema adottato per il contenimento degli ossidi di azoto nella sezione del gruppo 3, funzionante a carbone;

h) Valutazione dei sistemi di raffrescamento estivo sfruttando il calore disponibile durante la stagione calda, in particolare per grandi utenze quali ospedali, centri residenziali, case di riposo, anche mediante l’integrazione con sistemi a fonti rinnovabili quali il “passive cooling”.

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