LA CRISI MORDE LE IMPRESE, SERVE UNA RISPOSTA DALLA POLITICA (GdBrescia) febbraio 2012

Il Presidente Mattinzoli richiede una maggiore qualità agli uomini della politica.

La crisi economica è aggravata da una fase complicata della politica, «inerte e incapace», secondo il presidente dell’Associazione Artigiani Enrico Mattinzoli, «di capovolgere la rotta».

Forse perché avvinta «da un’arroganza non sempre supportata da conoscenze che la giustifichino», ma senza che questo consenta di cedere «a sterili generalizzazioni».

Perché se così fosse, incalza Maroni, allora anche i politici sarebbero autorizzati a credere “che tutti gli imprenditori siano come Calisto Tanzi: le valutazioni devono essere stilate sulla base dell’operato concreto”. Di certo, le piccole e medie imprese arrancano, «lo sappiamo anche senza che lo confermino i dati», lamenta amaro Mattinzoli, che alle rimostranze sostituisce un imperativo: «Il cambiamento è improrogabile». Cambiamento che non coincide con «queste liberalizzazioni.

Il provvedimento di Monti non è la soluzione, anzi ha fallito i suoi intenti» se questi ambivano «all’abbassamento dei costi per servizi ai cittadini». Mera difesa della categoria? No, quanto presa di coscienza dell’esistenza di «un Nord che traina» e «un’altra parte che sperpera». Un’Italia a due velocità.
La risposta, per dirla col presidente dell’Associazione, risiede nella qualità che va richiesta agli uomini della politica, come si fa con i soggetti economici. “Per la Lega è già una realtà”, ribatte Roberto Maroni, che traduce l’assunto in una sola parola: “Gavetta. Chi vuol fare carriera non sceglie la Lega, da noi il percorso è duro. E questo è una garanzia”.

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