IN RICORDO DI LINO febbraio 2003

Inaugurato il busto di Lino Poisa

Due i tratti essenziali di Lino Poisa che escono dalle testimonianze che si sono udite all’Associazione Artigiani, nell’occasione dello scoprimento del busto a lui dedicato: quello umano, nel senso del cuore, profondamente caratterizzato dall’amicizia che sapeva dare a chi lo incontrava e quello intellettuale, di fine politico.

Fine politico nel senso più autentico del termine, di chi si occupa e si preoccupa della polis, della continuità e, nella fattispecie, di chi sa coniugare gli interessi di una categoria rappresentata, come gli artigiani, con quelli più generali della città. L’occasione per ricordare i tratti essenziali di un percorso di vita, come quello di Lino Poisa, segnato dall’impegno civile ed associativo, è stata, venerdì 31 gennaio 2003 l’inaugurazione del busto bronzeo, opera del maestro Francesco Medici e collocato nella sede dell’Associazione Artigiani, in via Cefalonia. Presente la moglie di Poisa, signora Emi, il primo cenno di saluto, non formale, ma accorato, è venuto da Enrico Mattinzoli, presidente dell’Associazione Artigiani e uomo che ha avuto Poisa al suo fianco.

Una vicinanza che, ha ricordato Mattinzoli, sapeva essere sempre tessuta con i fili dell’amicizia, della solidarietà, della capacità di capire gli altri. Mattinzoli di Poisa ha ricordato il lavoro svolto in Associazione Artigiani fin da quando l’ha presa in mano, per un ventennio, per condurla nella difficile navigazione tra gli scontri politici e le divisioni anche nella categoria. E’ in questi frangenti che Poisa ha saputo dimostrare di essere un “politico” a “tutto tondo”, ossia un uomo imparziale, non legato a logiche partitiche o, comunque, di parte; un uomo che ha saputo essere il costruttore paziente di una organizzazione che via via si è fatta sempre più rispettare, fino ad essere quella che è oggi: una importante, la più importante organizzazione di rappresentanza degli artigiani bresciani.

I tratti dell’amicizia, dell’umanità di Poisa sono riecheggiati anche nelle parole dell’assessore della Provincia Enzo Cossu, che con Poisa ha condiviso il piacere dell’impegno rotariano, e in quelle, anche in questo senso benedicenti, di Monsignor Osvaldo Mingotti, che ha svolto la parte religiosa della cerimonia di inaugurazione del busto bronzeo. Un coro unanime nel dire di Poisa parole elogiative di una vita pienamente vissuta. Un uomo, si è detto, “di enorme spessore umano e culturale”, dalla ferrea volontà e dal carattere volitivo e forte, “un cuore aperto, generoso e disponibile”.

L’Associazione Artigiani, ha detto Mattinzoli, era la “sua casa”, mai davvero lasciata, anche quando, dopo la fine dell’impegno diretto, ne ha seguito le vicende in altra veste, vicino a funzionari e impiegati, a dirigenti e ad associati e sempre pronto, quando li incontrava, a chiedere agli artigiani come andassero le loro cose, di lavoro e di vita. “Nato e cresciuto in una famiglia di artigiani”, come ha detto Mattinzoli, ieri Poisa è stato, simbolicamente e perennemente collocato nella “sua casa”. Una casa che ha costruito e che da ieri, in effigie, amorevolmente lo accoglie.

(GdVTrompia) 

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