ENTI BILATERALI DA RIVEDERE febbraio 2006

Mattinzoli: «Ora siano rafforzate anche le provvidenze»
«Il ventilato aumento del contributo di adesione all’Elba (Ente Lombardo Bilaterale dell’Artigianato) a carico delle imprese, a partire da quest’anno, ci deve indurre a riflettere seriamente sulla sua opportunità anche in virtù dell’attuale contesto economico finanziario delle imprese.

Infatti crediamo come Associazione artigiani che questa azione sia intempestiva, potrebbe incentivare il malumore tra gli artigiani e, magari, ridurre ulteriormente la base delle imprese che aderiscono al Fondo». Enrico Mattinzoli, presidente dell’Associazione artigiani, così si è espresso nel corso di una recente riunione del direttivo dell’Organizzazione di via Cefalonia.

Se è pur vero che la semplice applicazione di aumenti contributivi può risultare non facilmente comprensibile dagli artigiani, è altrettanto indubbio che sarebbe più coerente in primo luogo adottare un’azione più incisiva volta a far crescere il numero delle imprese aderenti. Un’azione che per l’Associazione deve essere avviata tempestivamente e con forza, oltre a investire al meglio le risorse per promuovere le attività dell’Elba e quali siano i vantaggi ad aderirvi.

«La situazione e il funzionamento dell’Ente – prosegue Mattinzoli – ci induce a sostenere che debba essere avviata una seria riorganizzazione e razionalizzazione della sua struttura operativa al fine di produrre effetti significativi sull’economicità gestionale dell’Ente ».

Un’altra valutazione imprescindibile è quella legata allo sviluppo della rete informatica con gli sportelli territoriali e le Organizzazioni datoriali che sia in grado di ridurre il più possibile i costi derivanti dall’eccessiva produzione di modulistica e documentazione cartacea.

«Per quanto attiene alle provvidenze a favore delle imprese – sottolinea il presidente Mattinzoli – è evidente che a fronte di un aumento non è pensabile che le stesse restino invariate sia qualitativamente che quantitativamente». Si ritiene che le attuali provvidenze vadano anche riviste nel loro complesso in virtù di una verifica seria sui territori per capire le motivazioni del loro attuale scarso utilizzo da parte delle imprese, in modo tale da ridefinirle, con aumenti di stanziamento e introduzione di nuovi contributi e snellimento delle procedure di concessione.

Con riferimento a questo ambito, il Centro Studi dell’Associazione “Lino Poisa” ha elaborato alcune proposte in tema di sviluppo delle provvidenze, come ad esempio:

  • incremento degli stanziamenti a favore delle imprese per i contributi già operativi, alle voci “formazione apprendisti” e “incremento dell’occupazione”;

  • modifica regolamentare della procedura per le pratiche di concessione contributo “eventi eccezionali” ed incremento della percentuale di concessione contributo;

  • incremento del contributo per “anzianità professionale aziendale” per favorire una maggiore fidelizzazione dei dipendenti;

  • individuazione di nuove prestazioni a favore delle imprese, quali: sostegno all’adeguamento gestionale delle imprese ai parametri previsti da Basilea 2; polizze assicurative collettive per coprire i rischi delle imprese artigiane derivanti da fallimenti di loro clienti.

«Lo strumento della bilateralità – conclude Mattinzoli – è riconosciuto a condiviso dall’Associazione, anche in virtù delle molte imprese che ne hanno potuto beneficiare nei momenti di difficoltà. Crediamo perciò che si debbano mettere in campo tutte le energie e le capacità necessarie per rendere l’Ente bilaterale sempre più rispondente ai reali fabbisogni delle imprese e dei loro dipendenti, in modo che l’adesione non venga considerata un “balzello” aggiuntivo, ma un utile e innovativo strumento per il sostegno e la crescita dell’artigianato».

(GdB)

Back to Top