ASSOCIAZIONE ARTIGIANI: CHI PARLA SENZA CONOSCERE marzo 2006

Lettere al Direttore
Mi chiamo Roberto Galelli, ho fatto per più di 50 anni l’acconciatore uomo, sono stato presidente di categoria del settore per l’Associazione Artigiani e ancora oggi mi onoro di partecipare alla vita associativa in quanto presidente ad onorem della categoria.

Per tanti anni ho fatto parte del Consiglio Provinciale dell’Associazione, organo elettivo della stessa ed ora sono componente del Comitato dei Probiviri. Ho deciso di scriverle dopo aver letto il contenuto dell’intervista pubblicata dal suo giornale sabato 11 u.s. al Presidente della Confartigianato Unione di Brescia.

Certamente sono, dal punto di vista associativo, uomo di parte pur non essendo dal punto di vista politico dalla parte del mio Presidente Mattinzoli. Non so comunque se il mio presidente ha in mente di rispondere alle affermazioni del Sig. Rizzi anche se, conoscendolo, so che non lo farà quantomeno a caldo; ma lo farò io sentendomi offeso da chi giudica la mia Associazione senza conoscerla.

Il Consiglio Provinciale dell’Associazione Artigiani, appositamente convocato da Mattinzoli nel 2002, quando decise di impegnarsi politicamente, respinse le sue dimissioni in quanto credeva, ed ancora tutt’ora crede, al rispetto che il Presidente Mattinzoli ha per la sua Organizzazione ed alla sua capacità di saper distinguere i ruoli.

In quella occasione, ricordo, gli chiedemmo invero di dar forza alle istanza che da anni la nostra Organizzazione portava avanti su temi importanti per l’artigianato e l’economia provinciale.

Da allora seguo con interesse l’operato del Presidente-Assessore Mattinzoli e debbo dire che sia sotto gli occhi di tutti quanto questo suo impegno abbia giovato alla categoria:

  • Campagna contro l’abusivismo e la contraffazione: Mattinzoli la promuove come Assessore alle Attività Produttive e mi risulta che abbia ricevuto, unico amministratore in tutta Italia, un premio nazionale per questo suo impegno.

  • Più recentemente leggo: Mattinzoli dà vita ad un rinnovato protocollo d’intesa con caldaisti ed idraulici per la verifica, il controllo e la sicurezza delle caldaie, al quale aderiscono tutte le organizzazioni dell’artigianato e, per l’anno 2005/2006 ho chiesto in Associazione, mi risulta che sia un successo di adesioni e di consenso della categoria oltre che degli utenti che hanno aderito all’autocertificazione.

  • Recentissimamente la mia «ex» categoria dei parrucchieri ha beneficiato su delibera dell’Assessore Provinciale all’Ambiente Mattinzoli di un accordo di programma, al quale hanno aderito le Organizzazioni dell’artigianato, che semplifica notevolmente le procedure burocratiche per acconciatori ed estetiste in materia di smaltimento di rifiuti potenzialmente infetti.

  • E’ inoltre noto in tutto il mondo artigiano quanto Mattinzoli abbia ottenuto, coinvolgendo a Roma i parlamentari bresciani proponendo progetti di legge che hanno trovato attuazione: abolizione della bolla di accompagnamento, legge sui termini di pagamento, legge sul riordino dei parrucchieri.

Mi limito a questo per testimoniare quanto il mondo dell’artigianato bresciano e nazionale abbia guadagnato con la presenza di Mattinzoli in politica, indistintamente dal partito a cui appartiene, ma per quello che sa e fa per la nostra categoria.

Mi pare quindi che l’espressione del Sig. Rizzi sia fuori luogo e inopportuna anche perchè non mi pare che la Confartigianato si sia mai pentita di aver avuto prima direttore e poi presidente il parlamentare Andrea Bonetti che, anche se su posizioni contrapposte con Mattinzoli, ha sempre condiviso un obiettivo: «I vantaggi a favore dell’artigianato».

Mi faccia il piacere quindi il Sig. Rizzi di guardare in casa propria perchè in sede di Associazione Artigiani già pensiamo noi a salvaguardare l’assoluta libertà che vige e si respira, libertà di espressione e di pensiero in riunioni, alcune volte anche accese, ma certamente non viziate da preconcetti ideologici che pare invece siano la base culturale su cui si muove il Sig. Rizzi.

Porrei invece un’attenzione particolare ad una parte dell’intervista quando pare che il Sig. Rizzi abbia cambiato idea sulla Fiera di Brescia. Ma guarda, devo io ricordare che in un nostro Consiglio Provinciale di due-tre anni fa (la memoria non è sempre stata d’aiuto ad un pensionato!) Mattinzoli ci spiegava quali fossero i rischi di quell’operazione e ci illustrava la posizione che si sarebbe dovuta assumere – poi assunta – chiedendo all’allora nostro rappresentante del cda dell’Immobiliare Fiera di Brescia di uscire per coerenza e rispetto alla posizione che avevamo assunto.

Oggi il Sig. Rizzi sembra che vada nella stessa direzione: ci dia lui ora l’informazione del perchè lo fa. Condivide finalmente, anche se con molto ritardo, le posizioni che da sempre l’Associazione Artigiani esprime? Se così fosse sarebbe interessante un dibattito sull’argomento.

Peccato che certi articoli appassionino poco la base della categoria, ma certamente il Sig. Rizzi, perchè forse vuole favorire una leadership di settore che, a mio avviso, appartiene solo alla categoria e non agli uomini che la rappresentano. Chiudo ringraziandoLa dello spazio che mi vorrà concedere, dicendo al Presidente Assessore Mattinzoli: «Continua così».

Roberto Galelli

(GdB – Lettere al Direttore)

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