ARTICOLO 18: UN DANNO maggio 2003

Mattinzoli : nelle piccole aziende le tutele esistono già

«Un braccio di ferro politico, anche all’interno della sinistra. Una questione che nei fatti è inesistente». Enrico Mattinzoli, presidente dell’Associazione Artigiani, liquida così, come un “falso problema” la questione relativa all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e invita, pertanto, ad «un’ astensione dal voto.

I veri problemi, in parte in via di soluzione – sottolinea Mattinzoli – sono quelli dell’adozione di norme che le aziende artigiane sollecitano da tempo, e che consentano di agevolare l’occupazione in generale, quella femminile e giovanile in particolare. E di mettere le imprese nella migliore condizione per attuare progetti di formazione».

Riguardo all’articolo 18, la posizione dell’Associazione Artigiani è netta: far fallire il Referendum, non andando a votare. «Con la normativa attuale – spiega Mattinzoli – la tutela del lavoratore nelle imprese artigiane esiste già. Lo dimostra la giurisprudenza applicativa della legge 108/90 relativa ai licenziamenti per giusta causa. Quello che conta è che le imprese artigiane puntano a valorizzare la forza lavoro quale prezioso patrimonio. A differenza delle grosse realtà industriali, il rapporto di lavoro non si fonda esclusivamente sulla professionalità, ma anche e soprattutto su un reciproco rapporto di fiducia tra artigiani e i dipendenti».

Qui sorge una domanda, o meglio nasce una curiosità. «Perché – dice Mattinzoli – Confindustria è così interessata? Come mai Confindustria si preoccupa tanto di un problema che all’apparenza non la dovrebbe riguardare? Le imprese artigiane sulla soglia dei 15 dipendenti sono meno del 5% sul totale; l’occupazione media delle imprese artigiane è di 3,5 dipendenti. L’incidenza delle vertenze individuali nelle imprese artigiane è solo allo 0,2% degli occupati. Non c’è, dunque, alcuna ragione per dare vita ad una disputa che nulla ha a che fare con la realtà dei fatti. La vera questione – prosegue Mattinzoli – è che il referendum serva solo a misurare i rapporti di forza tra certe forze politiche e alcune organizzazioni sindacali, non certo all’economia e alle imprese».

L’Associazione Artigiani, dunque, si schiera contro il referendum sull’estensione dell’articolo 18. Punta all’astensione per riportare il confronto sui temi delle relazioni industriali, dell’economia e dello sviluppo entro le normali vie negoziali che: anche recentemente, ad esempio con la firma unitaria (Fiom, Fim e Uilm) del contratto dei meccanici artigiani, hanno dimostrato di essere la strada maestra per affrontare le questioni in modo corretto. «No, dunque – dice Mattinzoli – alle spallate referendarie e si al confronto serio fra le parti».

(BSOggi)

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