Mattinzoli: «La nuova istituzione porterà solo vantaggi ai camuni»
L’assessore provinciale all’Ambiente, Enrico Mattinzoli, è anche presidente del comitato ristretto dell’Aato. E «rispetta ma non condivide» la protesta dei sindaci camuni.
«Sia chiaro – taglia corto – che con l’entrata in vigore dell’Aato in Valcamonica arriveranno decine di milioni per realizzare nuove fogne e i depuratori mancanti. Per assurdo saranno proprio le comunità locali a guadagnarci, visto che il costo dei lavori che andiamo a fare si spalmerà su tutti gli altri comuni bresciani dell’area ovest».
Mattinzoli ricorda poi che per l’area camuno-sebina verrà indetto un bando di gara, e che un nuovo consorzio gestirà l’intero ciclo idrico: il 60% sarà in mano al pubblico, e l’altro 40% andrà alla società di gestione. Stessi criteri per la zona del Garda (la gestione già affidata a Garda Uno) e per la zona centrale della provincia (Brescia, Bassa, Valtrompia e Valsabbia) affidata all’Asm.
«Vorrei ricordare una cosa molto importante – aggiunge Mattinzoli – se non riusciremo a fare la gara per l’area camuno-sebina entro il 31 dicembre, saremo costretti ad adottare la normativa nazionale, che metterà a gara il 100% di tutte le reti, non solo il 40».
Altra precisazione: a determinare le tariffe dell’acqua sarà l’assemblea dei sindaci. «Leggo di aumenti paventati del 25% – prosegue l’assessore -. E’ falso. Innanzitutto abbiamo previsto lo stanziamento di un milione di euro per la Comunità montana proprio per calmierare le tariffe, che saranno particolarmente differenziate: addirittura diminuiranno, rispetto ad oggi, per anziani, persone in difficoltà, scuole ed enti pubblici. Aumenteranno per esempio per le seconde case, ma i nostri rincari saranno i più bassi d’Italia».
In quanto alla scelta della gestione «fai da te» per i comuni sotto i mille abitanti, l’assessore è chiaro: «Ci sta bene. Ma mi chiedo dove troveranno i soldi per fare il nuovo depuratore di Esine o di Malonno».
(GDB – p.gor.)