AATO, UN CONSORZIO DA 750 MILIONI giugno 2007

E’ stata formalizzata la trasformazione dell’AATO. Presidente del Gestore sarà Enrico Mattinzoli

L’Aato l’ascia posto…all’Aato. E’ stata formalizzata la costituzione del Consorzio Autorità d’Ambito, l’ente che succede alla Conferenza d’Ambito per quello che concerne la gestione del ciclo idrico.

Un passo in avanti importante, che regala all’ente una nuova dimensione, in vista delle sfide che il futuro porrà di fronte. L’assemblea ha, di fatto posto fine all’attività dell’Autorità d’ambito come forma di cooperazione coordinata dalla Provincia. E’ iniziata così la fase due dell’Aato, ovvero l’era del Consorzio, soggetto che consentirà di svolgere quelle funzioni precedentemente attribuite ai Comuni associati nella Conferenza di Ambito.

Per ora hanno formalizzato la propria approvazione rispetto alla Convenzione 165 Amministrazioni pubbliche del territorio bresciano (compresa la Provincia) ma, secondo l’assessore provinciale all’Ambiente (nonchè presidente del neonato Consorzio) Enrico Mattinzoli, «entro breve tempo dovrebbero rientrare nel computo altri Comuni» «fino a raggiungere – gli fa eco Marco Zemello, direttore dell’Aato – quota 171». Alle Amministrazioni ribelli saranno imposti dalla Regione Lombardia poteri sostitutivi, così da mettere a norma l’intero territorio.

L’Autorità d’Ambito Ottimale, che rappresenta un unicum gestionale in Italia, divide la provincia in tre macroaree: Area Centrale; Area Garda; Area Ovest. L’attività dell’Aato è già partita il primo gennaio grazie anche al fatto che nelle aree Garda e Centrale è stato definito l’affidamento della gestione della rete idrica. Non altrettanto può dirsi per l’Area Ovest (che risulta anche quella a più alta concentrazione di mancate adesioni) dove la mancanza di un’intesa in questo senso blocca ogni forma di progetto.

Il “preventivo” di spesa della Provincia per i prossimi 25 anni è davvero impressionante. Si parla infatti di 750 milioni di euro per riqualificare, migliorare e gestire la rete idrica. Non sono da meno i numeri relativi all’immediato futuro: nel triennio 2007/2009 sono stati messi a bilancio 68,5 milioni (27 solo per l’anno in corso) per l’Area Garda e 11,5 milioni (2,2 dei quali da utilizzare nel 2007) per l’Area Centrale. In mancanza di un gestore restano per ora “congelati” i 18,4 milioni (1,3 dei quali relativi al 2007) destinati all’Area Ovest.

Per ora i due investimenti più importanti contemplati dall’Aato riguarderebbero il collettamento dei reflui (con potenziamento) dell’impianto di Verziano e il collettamento di 57 chilometri lungo il corso del Mella. «Lavori – spiega Mattinzoli – che ci costeranno quasi 150 milioni di euro».

Il nodo tariffario è il vero spauracchio dell’avvento dell’Aato, specie per i dubbi e i timori espressi a tal proposito da alcuni Comuni. Mattinzoli ipotizza «un sostegno per i Comuni virtuosi» e promette «tariffe sotto l’1,3 euro al metro cubo, un dato sotto le medie nazionali per raggiungere il quale bisognerà attendere che l’Aato sia a pieno regime. Starà poi alle singole Amministrazioni decidere se e come intervenire a favore degli utenti più deboli». Quanto poi al rapporto economico Aato-Comuni, l’assessore provinciale Mattinzoli, ipotizza «forme di compensazione per gli investimenti già sostenuti».

(GdB – Rosario Rampulla)

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