«La drammatica crisi che attraversiamo parte da lontano. Bisogna ripensare la finalità dell’economia di mercato nella prospettiva di realizzare una vera democrazia economica»
L’intervento del prof. Giovanni Bazoli ha tenuto banco all’evento che l’Associazione Artigiani, guidata da Enrico Mattinzoli, ha organizzato.
Un occasione per presentare il volume «L’orgoglio della fatica. Sessantacinque anni di mestieri si raccontano» e premiare persone che hanno condiviso e accompagnato questa esperienza. Con Bazoli, il presidente Enrico Mattinzoli ed il vescovo Luciano Monari.
Bazoli ha invitato a collocare l’attualità dentro uno scenario più ampio: la caduta del muro di Berlino, che a 200 anni dalla Rivoluzione francese ha spazzato via il sistema sovietico fondato sulla frammentazione delle specifiche produttive nei Paesi satellite e la centralizzazione in Russia. Le intenzioni sono buone: ridurre le disuguaglianze, far cresce popoli costretti alla miseria.
Quale l’inconveniente che risulterà fallimentare? Per Bazoli l’autoesaltazione del mercato, il mito di potenza, la resa agli aspetti più liberisti ed individualisti, la rincorsa ai profitti illimitati. Che fare? Più che porre dei limiti, per Bazoli vale riaffermare i valori richiamati dal Magistero. Giovanni Paolo II, con la Centesimus annus, e ancor più Benedetto XVI, con la Caritas in veritate, hanno aperto il fronte della critica interna al sistema capitalistico. Lì è la chiave, faticosa, per un’economia permeata di valori sociali e di sostegno civico alla politica.
(GdB)