Digitalizzazione, qualità del prodotto e reti di impresa
«Un altro anno è passato, senza che la ripresa, più volte annunciata, abbia dato segnali concreti di essere imminente» osserva Enrico Mattinzoli, presidente di Assoartigiani.
Si guarda al futuro. «Vogliamo patrimonializzarei i nostri Confidi – anticipa Mattinzoli – abbiamo 16.177 nostre aziende che li utilizzano e nel corso del 2013 le richieste pervenute hanno toccato 81,2 milioni di euro. Risorse per il 66,65 (oltre 54 milioni di euro) dei casi necessarie per finanziare la liquidità delle imprese e per finanziare, seppur con numeri decisamente inferiori (circa 26,5 milioni), gli investimenti».
«Il nostro metodo di lavoro sembra funzionare – spiega Mattinzoli – ai problemi cerchiamo di rispondere con una soluzione, come per l’IMU versata dagli artigiani nonostante errori do calcolo. Abbiamo ottenuto che chi l’ha fatto non debba pagare nè multe nè gli interessi maturati». Ora seve uno scatto in avanti da parte degli artigiani bresciani.
«I prodotti devono essere qualificati – spiega Mattinzoli – devono intraprendere la strada della digitalizzazione e capire che le reti di impresa rappresentano uno strumento necessario, soprattutto per favorire le esportazioni».
L’altra parola d’ordine è: sburocratizzare il sistema. «Gli artigiani – sottolinea Mattinzoli – devono sapere al massimo in un mese se possono o meno portare avanti i propri progetti. Passato quel periodo deve valere il silenzio assenso».