TARIFFE RIFIUTI, IL TAR SANCISCE LA PACE TRA A2A E BROLETTO giugno 2008

Scongiurato il pericolo di un’aspra battaglia legale, Mattinzoli pensa a godersi i frutti di una sentenza accolta con favore.

Guerra finita tra Provincia e A2A per le tariffe dei rifiuti urbani smaltiti nel termoutilizzatore di Brescia (1300-1400 tonnellate al giorno).

La pace è stata ufficializzata nell’aula del Tar di via Malta dagli avvocati Vito Salvadori, patrono della multiutility, e l’Avvocatura provinciale per il Broletto. A2A ha dichiarato di rinunciare sia alla pendente istanza cautelare (sospensiva) sia al ricorso in itinere per l’annullamento della cosiddetta «delibera Mattinzoli» firmata l’11 dicembre dalla Giunta provinciale che, fissava in 55 euro per tonnellata la tariffa per lo smaltimento dei rsu contro i 73 richiesti dalla ex Asm. Ed inoltre prevedeva sconti e incentivi ai Comuni virtuosi nella raccolta differenziata ed a quelli che producono meno di un chilo di spazzatura al giorno per abitante, ai piccoli centri, alle località turistiche con quantità di pattume che varia a seconda della stagione.

L’accordo raggiunto tra le parti è frutto di una lunga trattativa tra gli studi professionali e l’Avvocatura provinciale in esito ad una recente articolata e complessa delibera della Giunta (revocata la precedente) che oggi riconosce la legittimità dell’originaria tariffa stabilita da A2A nel massimo di 73 euro per tonnellata per tutti i Comuni, al di sotto della quale l’azienda potrà eventualmente scendere, di volta in volta valutando casi e contratti particolari.

L’avvocato Salvadori, apprezzando la disponibilità della Provincia al dialogo per la soluzione del problema, considerati i contrapposti ma legittimi interessi, ha giudicato molto positivo il risultato raggiunto, soprattutto perchè in via definitiva legittima la titolarità dell’azienda a determinare, secondo la legge del libero mercato, il prezzo del servizio e risponde anche all’esigenza di regole certe nel rigoroso rispetto della par condicio. Condizioni indispensabili a garantire la massima trasparenza delle gare d’appalto per l’affidamento del servizio di nettezza urbana.

Nella stessa udienza anche Aprica Spa, azienda specializzata nei servizi di igiene urbana del gruppo A2A, che pure aveva autonomamente impugnato la delibera della Provincia, ha annunciato la propria rinuncia al ricorso.

Conclusa da tempo, invece, la querelle tra il Comune di Brescia e la Provincia per la stessa tariffa sui rifiuti. Il Broletto, in regime di autotutela, ha ritirato la specifica delibera, riconoscendo alla Loggia una diversità di trattamento rispetto agli altri 205 Comuni bresciani, perchè è sul territorio della città capoluogo che opera il termoutilizzatore con tutti gli oneri ambientali derivanti dalla sua complessa e delicata attività quotidiana.

Ora che l’ascia di guerra è definitivamente sotterrata, tira un sospiro di sollievo anche l’assessore provinciale all’Ambiente Enrico Mattinzoli. «Quanto deciso dal Tar – sottolinea Mattinzoli – rispecchia lo spirito stesso della delibera, la quale, tengo a precisare, aveva una struttura aperta per quello che riguarda lo smaltimento dei rifiuti. Quello che più mi rallegra è che, come peraltro avevo già avuto modo di sottolineare insieme a Giuliano Zuccoli e Luigi Morgano (rispettivamente presidente e vice-presidente del consiglio di gestione di A2A), gli enti pubblici non risolvono le proprie questioni in tribunale».

«Innanzitutto – continua Mattinzoli – abbiamo raccolto l’impegno formale da parte di Aprica a praticare lo stesso prezzo di accesso al termoutilizzatore per chi partecipa a gare bandite dai Comuni». L’aspetto più importante sta però nel «congelamento», seppur temporaneo, della tariffa di conferimento. «L’accordo prevede che il prezzo rimanga fermo fino al 2012: in questo modo scongiuriamo il rischio che il termoutilizzatore si parametri alle tariffe del resto della Lombardia».

Resta poi il nodo differenziata, argomento che a Mattinzoli sta molto a cuore. «Insieme ad Aprica ed A2A – conclude l’assessore – ci impegneremo a promuovere in modo concreto la raccolta differenziata, per provare così ad anticipare il raggiungimento di quell’obiettivo del 70% di riciclo che il Piano Rifiuti Provinciale ha fissato per il 2016».

(GDB – s.c. – r.r.)

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