SUPERARE LA CRISI? I CONFIDI AIUTANO LE PMI maggio 2014

La crisi economica e del sistema finanziario non è conclusa

Le Pmi soffrono, lottano e spesso muoiono, vittime di un passaggio epocale iniziato nel 2008 e ormai attivo da sei anni.

Gli istituti di credito tentano, in molti casi, di superare il “gap” innescato in passato da “Balisea 2” e cresciuto con l’aumentare delle difficoltà. Spesso, però, tutto questo non basta. Presidente Mattinzoli, su che correttivi ulteriori possiamo contare?

«Il problema, oggi, non è solo bancario, ma di sistema, associazionismo compreso, e inizia con il “come”. Come ottimizzare le risorse, poche, che abbiamo a disposizione. In questo senso il dibattito nato intorno alle Associazioni di categoria, come la nostra e tante altre, è dire “fino ad oggi si è potuto disporre di più risorse e meno vincoli. Ora si deve valutare con attenzione il ritorno effettivo della nostra attività: ovvero i pochi quattrini a disposizione devono essere spesi esclusivamente in funzione dei risultati ottenuti”. E aggiungerei, con una attenta verifica ex post dei progetti».

Chi può aiutare, allora, le Pmi?

«I Confidi. Il sistema dei Confidi si è fatto carico della tenuta delle aziende, arrivando a garantire fino all’80% della richiesta. Se non ci fossero stati i Confidi, con i loro consolidati rapporti con le banche, diciamolo chiaramente, per molte imprese sarebbe stata ancora più dura. Questa realtà tutta interna al sistema associativo ha contribuito e contribuisce al sostegno e alla sopravvivenza delle aziende. Però anche i Confidi, sia chiaro, vanno ricapitalizzati. Le poche risorse, quelle rimaste, devono andare in quella direzione».

Come agiscono i Confidi?

«Finanziano progetti “materiali” e non ipotesi. Immobili, macchinari, tecnologia. Coprono le necessità reali del sistema manufatturiero. E non dimentichiamo che i Confidi sanno trattare e conoscono a fondo, proprio perchè sono parte del tessuto locale, il proprio interlocutore. Diamo credito all’impresa perchè sappiamo chi abbiamo di fronte, conosciamo la sua storia e serietà imprenditoriale. E la fiducia è ben riposta. Non a caso la “sofferenza creditizia” di Artfidi Lombardia, il nostro Confidi, è molto al di sotto di quella degli istituti di credito»

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