STOP AI RIFIUTI STRANIERI DISCARICHE STRACOLME luglio 2007

Mattinzoli lancia l’allarme e scrive ai gestori degli 11 siti di stoccaggio

Non c’è più posto nelle discariche bresciane per i rifiuti «stranieri». Parola dell’assessore Enrico Mattinzoli, che una decina di giorni fa ha preso carta e penna ed ha scritto ai gestori delle 11 discariche attualmente attive nel Bresciano.

«Ho chiesto loro di aprire una corsia preferenziale per i rifiuti speciali e pericolosi prodotti dalle aziende bresciane – conferma Mattinzoli – poichè gli spazi di conferimento si stanno drasticamente esaurendo e a breve non sapremo più dove mettere gli scarti inerti dell’edilizia o le scorie di fonderia».

Le reazioni ottenute? «Devo essere sincero – confessa l’assessore – mi hanno risposto solamente due gestori di piccole discariche, sottoscrivendo la loro adesione». Una decisione, quella di Mattinzoli, suffragata dai dati con i quali ha realizzato il piano provinciale rifiuti (di prossima approvazione): stando ai dati aggiornati al 31 dicembre 2005, le tre discariche per rifiuti pericolosi (Faeco di Bedizzole, Gedit di Calcinato e Systema di Montichiari) potranno ospitare ancora poche centinaia di migliaia di tonnellate (contro il milione di tonnellate importato ogni anno). Non va certo meglio per le sette discariche per rifiuti inerti (Calcinato, Calvagese, Castegnato, Chiari, Odolo, le 2 di Rezzato) i cui residui disponibili sono di 1,8 milioni di metri cubi (ma è una dato aggiornato al 31 dicembre 2005).

Anche con il nuovo piano rifiuti (3 discariche di “pericolosi” e 9 di “inerti”) Mattinzoli è deciso a disincentivare l’importazione di scorie: «l’idea è quella di triplicare le tasse per i rifiuti importati».

(BSOGGI – P.GOR.)

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