RAPPRESENTARE ASSOCIATI E IDEALI (La Voce del Popolo – E. Mattinzoli)

Rappresentare un’Associazione significa conoscerla, ovvero conoscere gli associati in termini di esigenze, umori, aspettative e idealità, legittimandone al tempo stesso la loro azione all’interno della società.

Non solo azione di lobbyng, quindi, nei confronti della politica e della società, ma azione strategica e propositiva che sappia vedere attraverso un arco temporale più ampio di sviluppo la crescita economico sociale del territorio.

Le responsabilità politiche. Negli ultimi anni, l’inadeguatezza della classe politica ha portato il sistema economico del Paese a sostituirsi alla politica stessa, occupando spazi, cosiddetti di non pertinenza. E se da un lato, si può intravvedere un’illegittima ingerenza, oltre che una contraddizione in termini di “mission”, è altrettanto evidente che le imprese, l’economia, e quindi il futuro del Paese, non possono permettersi di essere in balia di una crescente incompetenza di politici improvvisati. Quindi, l’obbiettivo dell’Associazione è e dovrà essere, quello di realizzare una linea politico-strategica lungimirante che sappia coniugare efficienza associativa e senso di appartenenza, inteso come reale partecipazione di ogni associato alle scelte dell’Organizzazione nel sapersi adattare ai mutamenti della società, proponendo al legislatore possibili percorsi normativi.

L’impegno di rappresentare. La nostra azione dovrà essere in grado di dare rappresentanza anche ai non associati che, attraverso le nostre azioni, possano identificarsi nei nostri principi ideali e culturali. Ma se è vero che la sfida è in gran parte incentrata sul problem solving e che sulla sua efficacia si basa la scelta di iscriversi all’Associazione, diviene essenziale l’accessibilità ai servizi, la comunicazione delle sue funzioni, l’affidabilità, la professionalità e la tempestività di risposta. Tale prospettiva presuppone un rafforzamento delle sinergie tra Organizzazioni di Categoria, anche disomogenee tra loro (Artigiani, Commercianti, Piccola Industria) tendenti ad accorpare ed esaltare le rispettive eccellenze, con il duplice scopo di attuare economie di scala, eliminando sovrapposizioni e inefficienze. Tutto ciò si renderà attuabile, tanto quanto le varie dirigenze associative presenti sul territorio sapranno essere lungimiranti nel privilegiare l’interesse comune di categoria, oltre che sociale, a quello particolare.

La vera sfida. La società contemporanea ci ha assuefatto e, al tempo stesso, abituato alla mediocrità e al qualunquismo, accompagnato al declino dell’uomo pubblico, che fa crescere l’ apatia dei cittadini verso la politica. L’ambiziosa sfida, dunque, è quella dell’impegno di ognuno di noi nell’invertire la tendenza, guidando la nostra nazione, attraverso le nuove generazioni, verso un nuovo Rinascimento.

 

 

 

 

 

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