“PRIORITARIO IMPEGNARSI PER LA RAPPRESENTANZA UNITARIA DELLA PICCOLA E MEDIA IMPRESA” febbraio 2010

Mattinzoli incontra i giornalisti per la tradizionale conferenza stampa di inizio anno

Ha voluto richiamare la necessità di un’unica rappresentanza per la piccola e media impresa il presidente dell’Associazione Artigiani, Enrico Mattinzoli, nel tradizionale incontro con la stampa di inizio anno che si è tenuto nei giorni scorsi.

Di fronte ai giornalisti Mattinzoli ha messo al centro l’idea che già nel 2000 lo portò a stilare con Mimma Ferraboli e Andrea Bonetti un progetto sul tema che non era poi andato in porto . Il presidente ha sottolienato come “nei momenti di crisi è meglio lasciar da parte la storia che divide per riportare in primo piano i problemi concreti che uniscono.

“Nella situazione difficile che stiamo affrontando vedo l’occasione per riprendere quel discorso che era stato abbandonato a causa del cambio delle presidenze delle altre sigle coinvolte, – ha spiegato Mattinzoli. – La mia idea è quella di costituire un unico interlocutore con le istituzioni che rappresenti le piccole e medie imprese, coinvolgendo anche il commercio e il trasporto”. Un’iniziativa per cui il presidente ha già ricevuto “l’appoggio dei presidenti di Cna e Confesercenti e presto arriverà anche quello di altre associazioni perchè in una fase così delicata non possiamo competere tra di noi”. Nel progetto di Mattinzoli quindi un soggetto con presidenza a rotazione e decisioni a maggioranza per continuare quella tradizione che ha visto Brescia anticipare passi che hanno poi trovato uno corrispondenza a Roma. Noi dobbiamo muoverci in questa direzione, esaltando le eccellenze presenti nelle singole organizzazioni”.

Nell’analisi di Mattinzoli però anche grande attenzione alla situazione della categoria, che nel 2009 si è ulteriormente aggravata: “Con la cassa integrazione in deroga si sono tutelati i dipendenti delle imprese artigiane ma ora è necessario elaborare una forma di tutela anche per i lavoratori autonomi: Certo periodi difficili fanno parte del rischio d’impresa – ha detto ancora il presidente – ma non è possibile che lo stato non intervenga in situazioni di emergenza come queste”.

Tra i temi toccati dal presidente nell’incontro con i giornalisti anche la necessità dello snellimento della burocrazia “oggi sono necessarie 52 operazioni diverse per avviare un’attività” ma anche l’esigenza di una struttura diversa per la collocazione della forza lavoro: “Le indagini hanno dimostrato che in Italia si trova lavoro in molti modi diversi ma in pochissimi hanno avuto risultati grazie ai centri per l’impiego. Ecco perchè propongo di chiuderli e di dirottare le risorse in altri campo, come per esempio la formazione”.

Passando poi all’illustrazione dei dati operativi del 2009, Mattinzoli si è detto “più che soddisfatto del consorzio Artfidi Lombardia che lo scorso hanno ha approvato finanziamenti per oltre 188milioni di euro, e le imprese Bresciane hanno avuto una parte molto importante dato che sono stati erogati per noi 114 milioni di euro.

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