PASSA ATTRAVERSO NOVE «TEMI» IL RILANCIO DEL SISTEMA BRESCIA (BSOggi – M. Biglia) gennaio 2012

Emanato il «tavolo interistituzionale per il rilancio del sistema Brescia» 

 

I rappresentanti di categorie, istituzioni, ateneo, sindacati si sono incontrati in prefettura per un supervertice istituzionale per affrontare i nodei della provincia.

 

 

 

 

Illegalità, concorrenza sleale, contraffazione. Prevenzione e gestione delle crisi aziendali; formazione e riqualificazione dei lavoratori in settori colpiti dalla crisi. Senza dimenticare l’innovazione, la ricerca, il trasferimento tecnologico; oppure l’accesso al credito e ai fondi europei come il sostegno alle imprese per l’internazionalizzazione, sicurezza sul lavoro o accordi multilaterali.

Sono i nove nuclei tematici che verranno affrontati in altrettanti gruppi di lavoro presso la prefettura, emanazione del «tavolo interistituzionale per il rilancio del sistema Brescia» creato dal prefetto Narcisa Brassesco Pace con i rappresentanti delle associazioni di categoria, dell’università, del sindacato.

 Insomma, si parte. Durante i mesi trascorsi dall’ultima riunione, il prefetto ha organizzato incontri bilaterali nei quali sono emersi gli argomenti che stanno a cuore ai singoli partecipanti in modo da proporre una sorta di patto per il soccorso al mondo produttivo impegnato nella lotta quotidiana per non soccombere, tra fallimenti, crescita della disoccupazione e dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali. Ieri mattina tutti si sono ritrovati, hanno preso atto e nella prossima riunione del 27 gennaio formalizzeranno la propria adesione e la partecipazione ai gruppi, i quali si metteranno all’opera dal I di febbraio e si riuniranno almeno ogni tre mesi.

Entro lunedì un’ipotesi di composizione dei team operativi verrà spedita da piazza Paolo VI a tutti, ovviamente modificabile dagli interessati.

In Broletto non si vuole dare vita ad un nuovo organismo, chiarisce il documento raccogliendo tante preoccupazioni espresse, ma quella sarà una sede istituzionale di coordinamento per una maggiore efficacia delle azioni, pur nel rispetto dell’ autonomia. Le decisioni del tavolo saranno «patrimonio comune », spendibili singolarmente dagli enti partecipanti.

In molti erano stati perplessi sul moltiplicarsi dei «tavoli», questo dopo quello della Provincia, ma alla fine ieri molti dubbi sono caduti.

Lo scritto condiviso parla dei compiti dell’Ufficio territoriale del governo, mediatore nei conflitti sociali, luogo idoneo a favorire il confronto fra le parti e lo sviluppo di strategie condivise. Potranno anche essere proposte intese al suo interno o con realtà esterne, potranno essere formulati programmi e indirizzi.

A coordinare dal punto di vista tecnico-scientifico la vita delle diverse riunioni ci saranno le due università, Statale e Cattolica, nelle persone di due docenti, Claudio Teodori del Dipartimento di Economia aziendale e Gianfranco Tosini di Economia internazionale. Un’ulteriore finalità è stata espressa dal leader dell’Associazione artigiani Enrico Mattinzoli: «Premesso che artigiani e commercianti dalla volta prossima avranno una sola voce come «Rete impresa Italia », ritengo importante il ruolo del prefetto come ponte verso lo Stato, capace di portare all’attenzione i problemi del nostro territorio. Così come necessarie sono le sedie dei sindacati».

 

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