NUCLEO DI INTERVENTO PER EMERGENZE AMBIENTALI febbraio 2005

La proposta di Mattinzoli dopo il caso dei pesci avvelenati
Nella riunione convocata d’urgenza per affrontare le eventuali conseguenze per la salute pubblica dell’avvelenamento dei pesci nel Chiese provocato dal cianuro, l’Assessore Enrico Mattinzoli ha avanzato una proposta per far fronte in futuro alle emergenze ambientali evitando possibili questioni legate alle competenze.

«La mia idea – spiega Mattinzoli – è di costituire un nucleo di pronto intervento formato dai diversi enti che possono essere interessati a questioni ambientali che abbiano qualche connessione con la salvaguardia della salute pubblica. Questo servirebbe ad intervenire con la massima tempestività in situazioni di emergenza in cui le competenze potrebbero essere distinte e come tali non sempre agevolmente definibili».

La proposta dell’assessore è stata formulata nella riunione con i dirigenti dell’Asl e dell’Arpa che hanno assicurato l’esito favorevole degli accertamenti svolti sui pozzi di approvvigionamento degli acquedotti di Gavardo, Prevalle, Bedizzole. Il fatto che non sia stata riscontrata una presenza allarmante della sostanza tossica ha fatto tirare a tutti un sospiro di sollievo, anche se i controlli continuano.

L’assessore Mattinzoli ha aggiunto che si era già pensato ad un’ordinanza che fortunatamente è rimasta lettera morta, visto che non vi è stata nessuna necessità di emanarla. D’altra parte i timori provocati dalla moria dei pesci si sono rivelati infondati e l’episodio, per quanto riguarda i rischi per la popolazione dei Comuni sopra ricordati, si è chiuso senza alcuna conseguenza.

Resta da scoprire quale sia stata l’origine della contaminazione delle acque del fiume con il cianuro. Gli accertamenti continuano nella zona di Gavardo perché sul fatto che la sostanza tossica sia finita nel Chiese in questa zona non sembrano esserci dubbi. Fino a questo momento però non è stata individuata la fonte del grave inquinamento.

(GdB – g. p.)

Back to Top