MATTINZOLI: TRASMETTIAMO LA VERA IMMAGINE DI EXA marzo 2002

Appelllo dell’Associazione Artigiani alle istituzioni

Mattinzoli:«necessità di dover difendere la professione degli artigiani armaioli e dei mestieri affini, la loro vita e la loro passione per il lavoro».

Dopo l’incontro tenutosi in Camera di Commercio circa il dibattito in corso con coloro che contestano l’organizzazione Exa, salone delle armi sportive  e da caccia, gli artigiani armaioli e dei mestieri affini e del mondo venatorio e sportivo che si riconoscono nell’Associazione Artigiani esprimono il loro scoramento e il disappunto rispetto alla rinnovata «necessità di dover difendere la loro professione, la loro vita e la loro passione per il lavoro». A farsi interprete del pensiero raccolto dall’ufficio categorie dell’Organizzazione è il presidente dell’Associazione Artigiani Enrico Mattinzoli che ribadisce quanto l’Associazione ha sostenuto in occasione dell’incontro con il presidente della Camera di Commercio di Brescia.

«A cicli alterni la mostra delle armi sportive di Brescia diventa occasione di strumentalizzazione e gli artigiani produttori di armi sportive  per l’esercizio venatorio e per il tiro, sono costretti a dover argomentare quanto in realtà fanno e quanto il loro lavoro incida da secoli per la nostra terra, in particolare per la Valtrompia. Non ci si deve chiudere a riccio ma compiere azioni positive che sanciscono comunque il sacrosanto diritto di promuovere la professionalità e le capacità che da tutto il mondo ci invidiano. Siamo aperti al dialogo, anche se di parere difforme al nostro, solo con chi non criminalizza il settore, solo con chi conosce le regole della democrazia», continua Mattinzoli.

L’associazione quindi si fa portavoce di un accorato appello «destinato una volta per tutte a dare dignità e onore a quegli uomini, sia imprenditori che operai, che hanno vissuto anni drammatici di demonizzazione, che con fatica stanno trovando nuovo terreno fertile di sviluppo, di rilancio fatto di recupero dei giovani verso le attività della loro terra promuovendo una formazione mirata. Tale sforzo  non può essere demolito da falsità, demagogia ed ideologismi, ma sostenuto dalla consapevolezza che in un Paese civile esiste il rispetto del parere e delle scelte altrui al quale si aggiunge la dignità del lavoro che deve essere garantita a tutti i cittadini».    

(GdBs)

 

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