MATTINZOLI: TRA UN ANNO CHI PAGHERA’ LE IMPOSTE? (BSOggi – GbB) aprile 2012

«Superare la crisi, ma non penalizzare ancora le imprese. Altrimenti il prossimo anno non ci sarà più nessuno che potrà pagare le imposte».

È il messaggio lanciato dal presidente dell´Associazione Artigiani di Brescia, Enrico Mattinzoli, a margine dell´assemblea dei soci per il voto sul bilancio 2011.

«Nel 2008 è iniziata la crisi, con le vicende che ben conosciamo, nel 2009 si è consolidata – aggiunge -. Nel 2010 ci sono stati solo timidi segnali di ripresa, ma anche questi non hanno trovato riscontri oggettivi. Oggi gli artigiani, colpiti dalle ristrettezze e difficoltà che hanno costellato il 2011, stanno vivendo ancora momenti pesanti. E ai problemi, non indifferenti, del mercato, si aggiungono i carichi fiscali e i nuovi provvedimenti».
La disamina è diretta: le tasse, unite al credit crunch e alla crisi delle filiere, parenti stretti di una sovrapproduzione da un lato e della contrazione dell´economia dall´altro, colpiscono duro. «La tassazione è in crescita – sottolinea il leader dell´Associazione diretta da Paolo Gerardini – e, in mancanza di interventi per lo sviluppo che tardano ad arrivare, pare che l´unica ricetta sia aumentare il prelievo. Ma, se è vero che per la crescita non esistono scorciatoie, questo è il pensiero ricorrente, è altrettanto vero che un cammino virtuoso debba essere intrapreso, presto e soprattutto in modo visibile. Come? Ad esempio allentando la morsa delle banche, facendo in modo che con l´accesso al credito le imprese possano godere di parte delle risorse messe a disposizione dalla Bce».
La liquidità «è fondamentale per il mercato», come garantire un supporto al sistema, aggiunge Mattinzoli per il quale vanno sbloccati pure i pagamenti «che le aziende vantano nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni: è necessario si investa in opere pubbliche, ma c´è bisogno anche che gli obiettivi, i primi traguardi di questi programmi, siano davvero chiari e condivisi. Gli artigiani, le Pmi, le microimprese e le realtà familiari che rappresentiamo con la nostra Associazione non possono aspettare oltre». Mattinzoli, infine, ricorda che «l´eccesso di carico fiscale complessivo è ormai insopportabile al punto da rendere non più conveniente il fare impresa, quindi costringere a ´smettere´. Se le imprese si fermano, o delocalizzano, chi sosterrà i costi dello Stato e le sue strutture, diciamo, tra un anno?».

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