MATTINZOLI SALUTA DOPO 24 ANNI ( La Voce del Popolo- V. Bertoni)

Il commiato dall’associazione

Del ricordo, della riconoscenza e dei tanti risultati ottenuti, ma anche di alcune puntualizzazioni critiche. Sul successore “anticipa” il suo gradimento per Bortolo Agliardi

«Lascio un’associazione forte, autorevole non solo per le azioni intraprese e per i risultati ottenuti, ma per la coerenza e la lealtà con cui esprime il suo ruolo». Così l’incipit del saluto di Enrico Mattinzoli che dopo 24 anni e sei mandati lascia la guida dell’Associazione artigiani di via Cefalonia, forte di quasi 17mila aziende e 22 uffici periferici e che quest’anno festeggia 70 anni di fondazione. Era stato proprio Mattinzoli, nel 2007, a chiedere ed ottenere una modifica statutaria che limitava a due i mandati residui.

Il saluto, riassunto nel motto “ad majora!” preso a prestito da Lino Poisa, storico direttore del sodalizio, che nel lontano 1975 lo aveva coinvolto per la prima volta, ha preso il via dei ringraziamenti.

«Al maestro e poi amico Lino vanno i miei più sentiti ringraziamenti perchè con la sua passione, capacità, sensibilità e cultura ha messo nella costruzione della nostra associazione basi solide capaci di continuare a sostenere le future generazioni di artigiani». Mattinzoli non ha dimenticato nemmeno i politici, a partire dall’ex sindaco Paolo Corsini, con cui, al di là degli schieramenti, ha condiviso e sostenuto nei fatti istanze, azioni e scelte effettuate.

«Il mio pensiero va, tra gli altri, agli ex prefetti Antonio Di Giovine e Anna Maria Cancellieri, ai presidenti Aib, Eugenio Bodini e Aldo Bonomi, ad Andrea Bonetti e Mimma Ferraboli, a Salvatore D’Erasmo e Dino Greco, con i quali ho condiviso parte del mio percorso associativo di cui conservo un ricordo particolare».

Mattinzoli ha poi ricordato gli straordinari risultati ottenuti. «I risultati sono il frutto di una grande squadra fatta di persone intelligenti e preparate che si sono avvicendate alla direzione e alla giunta esecutiva». Anche tanto impegno nel sociale e tanta solidarietà. «In più riprese la nostra grande famiglia artigiana è intervenuta per alleviare disagi, dimostrando quel forte senso di solidarietà civile che è caratteristica cardine della nostra associazione».

Insieme alle soddisfazioni, qualche rammarico e sassolino. «Soprattutto di non essere riuscito nell’impresa, tentata e quasi conclusa, di riunire tutti gli artigiani in un’unica federazione. I tempi hanno dimostrato che è necessario aggregare forze per dare servizi migliori». Tra i sassolini, Mattinzoli non ha mancato di ricordare la Fiera di Brescia e l’aeroporto di Montichiari. «E’ prevalsa in entrambi i casi l’incapacità bresciana a lasciar da parte i personalismi, a fare squadra. Era ingiustificato il dualismo con la fiera di Montichiari, bisognava unificare alcune iniziative. Le fiere hanno un futuro, ma devono essere governate da chi le sa governare. Sull’aeroporto di Montichiari finalmente sembra di intravvedere uno spiraglio di compattezza, partiamo con i cargo, poi arriveranno i passeggeri».

Sul successore alla guida di Associazione artigiani è chiara l’idea di Mattinzoli. «Se tutto andrà come previsto, nelle prossime elezioni in programma il 18 dicembre, subentrerà il mio vice, Bortolo Agliadri. Io lo caldeggio, ma sarà l’organo elettivo, come è giusto che sia, a dire l’ultima parola».

 

 

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