MATTINZOLI METTE IL TURBO ALL’ALLEANZA DELLE IMPRESE (CdSera -M. Del Barba) gennaio 2012

«Per pesare di più sui tavoli che contano. Per fare massa critica e semplificare la portata dei messaggi.

Un unico soggetto in grado di rappresentare le imprese piccole e grandi di fronte alla politica».

 E’ la proposta del presidente dell’Associazione Artigiani di Brescia, Enrico Mattinzoli, che investe il numero uno dell’Aib, Giancarlo Dallera, del compito di coordinare il nuovo soggetto.

Penultimi in Europa, davanti solo alla Grecia. Novantaduesimi a livello mondiale, sotto la linea di galleggiamento delle grandi economie e in costante peggioramento negli ultimi tre anni. Inefficienti, corrotti e spendaccioni. Se l’Italia conferma il suo pessimo posizionamento nell’annuale classifica sulla libertà economica stilata dall’ Heritage Foundation, l’industriosa Brescia non fa eccezione.

Gli imprenditori, ancor prima dei politici, se ne sono accorti. Il mercato del lavoro deve essere svecchiato, la burocrazia snellita, il credito riavvicinato alle esigenze di chi fa impresa. Ne è convinto Enrico Mattinzoli, presidente dell’Associazione Artigiani di Brescia, che inaugura l’anno con una proposta da lasciare il segno. «Da Brescia deve nascere un progetto associativo nuovo, che si faccia interlocutore unico dell’impegno di rappresentare tutte le aziende del territorio, indipendentemente dalla loro dimensione». Mattinzoli ne ha parlato col presidente di Aib, Giancarlo Dallera, e del Collegio Costruttori, Giuliano Campana, «e mi pare – dice – ci sia la loro disponibilità, Dallera potrebbe essere il promotore».

Il tavolo in prefettura

In prefettura si è tenuto un incontro interistituzionale allargato ai rappresentanti delle associazioni di categoria, del mondo accademico, bancario e istituzionale. L’obiettivo, negli intenti del Prefetto Narcisa Brassesco Pace, è quello di giungere a un “patto per il rilancio del sistema Brescia”. Un ulteriore passo avanti in un processo dalle tempistiche quantomeno incerte. «Con 35 rappresentanti intorno al tavolo – prosegue Mattinzoli – non si riesce a fare sintesi, siamo troppo deboli se rimaniamo divisi, abbiamo bisogno di un organo di rappresentanza più snello».

La lotta all’evasione

Ma al primo piano del ristorante La Sosta , di fronte ai giornalisti riuniti per la tradizionale conferenza di inizio anno dell’Associazione Artigiani, il ragionamento di Mattinzoli si allarga e spazia. Fisco, credito, lotta all’evasione fiscale, mercato del lavoro, liberalizzazioni, governo del territorio, piano casa, infrastrutture. «Quella all’evasione è una lotta sacrosanta. E noi lo sappiamo che esistono artigiani portati ad evadere le tasse, una quota che si concentra soprattutto fra chi produce ed eroga servizi ai privati cittadini. Tuttavia c’è anche chi lavora onestamente ed è obbligato a dichiarare ciò che guadagna. Ecco perchè vorremmo che il nuovo redditometro fosse uno strumento di semplificazione».

Sì alla bozza Boeri

Sul mercato del lavoro il presidente degli artigiani non ha dubbi. «L’occupazione sta scendendo, drammaticamente. Promuoviamo la bozza Boeri (contratto unico e flessicurezza, ndr) e superiamo le divisioni sull’articolo 18». Ne va del futuro di un Paese, secondo Mattinzoli, che ora deve recuperare in produttività. «Benissimo, da questo punto di vista, utilizzare la leva delle liberalizzazioni, ma a patto che siano nell’interesse dei cittadini. Le Poste, per fare un esempio, possono diventare una banca ed erogare mutui, ma per prima cosa devono consegnare la posta, cosa che invece hanno smesso di fare il sabato. Prima garantiamo i servizi, poi liberalizziamo».

Banche e innovazione

Sul nodo del credito, Mattinzoli si smarca dall’imperante coro di prefiche che punta il dito contro un sistema giudicato ottuso ed egoista. «Le sofferenze delle banche sono aumentate perché in passato hanno concesso prestiti alle aziende in difficoltà. Hanno avuto coraggio, ma i risultati sono stati negativi». Ecco perchè ora serve puntare su innovazione e qualità. Un discorso che il presidente degli artigiani bresciani collega alla querelle aperta in città fra sostenitori della grande distribuzione organizzata e difensori dei negozi di prossimità. «Bloccare l’espansione dei centri commerciali non risolverà i problemi dei piccoli. O le grandi aziende del centro adeguano la loro offerta, diversificando e puntando sulla qualità, oppure non vedo alcuna possibilità di crescita».

Aeroporto e Piano casa

L’ultimo tasto toccato da Mattinzoli riguarda il futuro della città. Questione immobiliare e infrastrutture in primis. «Bene stanno facendo Campana e Dallera sull’aeroporto, bisogna andare avanti, qualunque sia il risultato della rilettura dei bilanci». Ma la proposta forse più interessante riguarda il Pgt. «A Brescia ci sono troppe case sfitte. Costano troppo. Mettiamo quindi mano all’invenduto utilizzando un’alleanza fra banche e confidi che faciliterebbe la sottoscrizione da parte delle famiglie di mutui più leggeri».

  

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