MATTINZOLI: «RILANCIARE LA CONCERTAZIONE» gennaio 2002

Il presidente dell’Associazione Artigiani, anche in veste di assessore, punta al “tavolo provinciale” delle categorie economiche

«Non una nuova consulta, ma un tavolo provinciale al quale partecipino anche i sindacati, Cgil compresa, per discutere non solo dei problemi del lavoro, ma di tutti i problemi connessi con lo sviluppo economico».

Relativamente alla condotta del Governo, Mattinzoli commenta:«impensabile fare una riforma del mercato del lavoro senza tenere conto della volontà dei sindacati. Non si può prescindere dal dialogo con i lavoratori dipendenti; un accordo si deve trovare». Approvato l’operato del ministro Maroni, Mattinzoli dice tuttavia a chiare lettere che la questione dell’articolo 18 non è un tabù e che si deve andare ad una trattativa serrata e conclusiva. «A noi – dice il presidente – interessa avere regole del lavoro come quelle europee e, in particolare, avere l’estensione delle norme che regolano le imprese sotto i 15 dipendenti per favorire la crescita delle stesse».

Per gli artigiani Mattinzoli ha in mente un’iniziativa dell’Associazione tesa a introdurre modifiche legislative in materia fallimentare. Non funziona la regola che ammette al credito privilegiato  solo le imprese con meno di un miliardo di fatturato e comunque fino al cinquanta per cento, così come produce guai l’azione revocatoria che “sta mettendo in ginocchio alcune imprese artigiane, che stanno chiudendo”.

Riguardo al panorama generale dell’economia, Mattinzoli  continua: dobbiamo reagire con le nostre forze, anche con l’azione delle istituzioni; è giunta l’ora che in Italia si attivi il marchio “interamente prodotto in Italia” e che a Brescia si introduca quello “interamente prodotto a Brescia”. Centro di queste iniziative deve essere la Camera di Commercio.

(GdB – S.Danesi)

 

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