MATTINZOLI: «LO SVILUPPO RIPARTA SU BASI NUOVE» novembre 2011

«Lo sviluppo non può più essere quello visto finora. Il ruolo dell’uomo non dovrà più essere marginale ma centrale, da protagonista».

Parola di Enrico Mattinzoli, presidente dell’Associazione artigiani, che ieri mattina ha festeggiato i 66 anni con un volume celebrativo e la fedeltà di alcuni suoi associati.

L’intento era quello di ripercorrere una storia fatta di aziende ed operosità attraverso le immagini che ne raccontano l’evoluzione, ma anche le ragioni del fare squadra che spingono gli imprenditori ad organizzare la loro presenza sul territorio attraverso Assoartigiani.

«Lo sviluppo – ha detto il leader dell’organizzazione di via Cefalonia – non è solo bilanci che in qualche modo devono tornare e freddi numeri che ne descrivono il valore. L’obiettivo deve essere quello di combattere la disuguaglianza riducendo le povertà: problematiche non certo da trascurare ma finite in secondo piano in questi anni».

Parlando ai numerosi politici intervenuti all’incontro Mattinzoli – che da sempre si distingue per la capacità di analisi a partire dalla proprie conoscenze della sociologia, oltre che le proprie esperienze di imprenditore, e che in ogni momento economico offre una chiave di interpretazione originale – ha riscoperto alcuni passaggi addirittura di Karl Marx: «Si sta avverando quello che diceva: la sovraproduzione è un dato di fatto, ma allo stesso tempo non abbiamo quello che conta e il ruolo dell’uomo è sempre più marginale».

Mancano, ha poi aggiunto Mattinzoli, rispetto alla teorizzazione comunista la coscienza di classe e l’epilogo immaginato dallo stesso Marx (ovvero gli approdi sociali), ma le premesse secondo il leader artigiano ci sono tutte.

(BSOGGI)

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