L’ORGOGLIO DELLA FATICA

Era il 1975, la sede dell’Associazione Artigiani in via Vittorio Emanuele, zona difficile, già allora, per parcheggiare. Mentre mio padre mi aspettava in macchina, mi avviavo per la prima volta verso l’Associazione, giusto qualche minuto, ovvero il tempo di salire le scale e ritirare le buste paga.

Ma non andò così quella mattina, quei pochi minuti si trasformarono in una mezz’ora abbondante, che segnarono e al tempo stesso legarono la mia storia all’Associazione Artigiani.

L’incontro casuale con Lino Poisa, fu pensandoci bene, a quasi 40 anni di distanza, un evento fortuito, ma probabilmente, come tutti gli accadimenti della vita, predestinato.Incrociandomi nell’atrio, mi coinvolse subito, chiedendomi chi ero, cosa facevo e se fossi interessato a partecipare alla vita associativa, (cosa che a 21 anni non mi passava nemmeno per l’anticamera del cervello)e dopo una chiacchierata,me ne andai con la promessa che ci saremmo rivisti. Fu così che conobbi Poisa e ne rimasi affascinato.

Iniziai a frequentare l’Associazione Artigiani, ma unicamente come fruitore di servizi, senza però dedicarmi alla vita associativa come avrei fatto successivamente dal 1988 quando diventato delegato per la zona del Garda organizzai il mio primo convegno con l’allora Presidente del Consiglio Giovanni Goria e Bruno Tabacci.

E’ nel 1992 che dopo un decennio di presidenza dell’ing.Mario Albini viene rinnovato il Consiglio Provinciale, la Giunta Esecutiva e ho l’onore di essere eletto alla presidenza della prima Associazione degli Artigiani Bresciani.

Inizia così un lungo cammino attraverso il quale allo sviluppo ed il rilancio dell’Associazione si affianca, cresce e si rafforza, l’amicizia con Lino Poisa in una frequentazione che diviene quotidiana e dalla quale dipende la mia formazione associativa.

E’ stato facile in questi anni sviluppare progetti e realizzare sogni, con persone che lo stesso Poisa aveva portato giovanissimi nell’Organizzazione e che con lui sono cresciuti e con me “invecchiati”.. E’ a Paolo Gerardini, Pilade Martinetti,Francesco Gabrielli,Paolo e Gabriele Carrera,Rosa ……., e Dino Comparini che va il mio primo grazie a nome degli Artigiani.

Non posso dimenticare i colleghi della prima ora l’ing.Mario Albini,Lino Lumini,Norberto Ghisi,Egidio Ramazzini,Giuseppe Losio, il compianto Silvano Gozio e quelli che con me ancora condividono questa esperienza come Alberto Vidali e Bortolo Agliardi oltre a tanti altri che nella Giunta Esecutiva nel Consiglio Provinciale nelle Società Partecipate,negli Enti,ed in altri organismi hanno lavorato e lavorano nel rappresentare per conto dell’Associazione Artigiani la Categoria. A tutti loro va il grazie degli artigiani dell’Associazione. Voglio anche ricordare, momenti avvenimenti e persone che per sempre rimarranno impresse nella mia memoria.

Incominciando dall’impegno profuso e alla sofferenza condivisa con tante aziende artigiane del nostro territorio nei fallimenti Franchi Armi, Baribbi, Italcase,

La solidarietà dimostrata dagli Artigiani dell’Associazione nell’alluvione del Piemonte del 1994 la tragedia di Bovezzo nel 2000, il terremoto di Salò e l’alluvione di Vicenza del 2010.

Il lavoro svolto a fianco di Beppe Nava in un’altra delle innumerevoli e geniali “invenzioni” di Lino Poisa che è stata la Scuola Bottega.

Lo sviluppo del nostro Confidi (altra intuizione dell’amico Lino) ovvero oggi il terzo Intermediario Finanziario in Italia autorizzato da Banca d’Italia .

Non di meno l’impegno finanziario degli investimenti immobiliari della nuova sede e degli uffici periferici che hanno da un lato accresciuto il patrimonio dell’Associazione e cosa più importante, offerto spazi più funzionali all’attività associativa.

Il mio pensiero va inoltre ad alcune persone di cui conservo un ricordo particolare il Prefetto Antonio DiGiovine al quale mi ha legato una profonda stima oltre che un’amicizia personale e il Prefetto Anna Maria Cancellieri due persone di straordinaria intelligenza e umanità che hanno segnato la storia della nostra provincia.

Infine, persone con le quali, pur nella diversità di posizioni, ho condiviso parte del mio percorso associativo e ai quali mi lega una profonda stima. I presidenti AIB Eugenio Bodini e Aldo Bonomi e i presidenti di Confartigianato Andrea Bonetti di CNA Mimma Ferraboli “il direttore dei direttori” Salvatore D’Erasmo, oltre che il Segretario della Camera del Lavoro Dino Greco.

Per finire mi piace ricordare giornalisti ai quali l’Associazione Artigiani deve molto non tanto per lo spazio che hanno saputo e voluto dedicarc,i ma per essere stati un riferimento importante: l’ex direttore del Giornale di Brescia G.Battista Lanzani, il compianto ex direttore di Teletutto Fulvio Manzoni e il giornalista Franco Piovani amici e professionisti di qualità.

Sono certo e me ne scuso da subito, che tanti altri andrebbero citati e ringraziati ma per ragioni di sintesi mi limito a questi.

Enrico Mattinzoli ( 22.02.2012)

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