«LO STATO AGGRAVA I COSTI DELLE AZIENDE CHE ASSUMONO»(GdBrescia) aprile 2013

Mattinzoli: «Basta costi sulle imprese, mortificano le Pmi».
 
Bocciate le novità in tema di sgravi per chi assume addetti dalla mobilità e contributi per l´Aspi» Una posizione netta contro lo Stato che aumenta ancora gli oneri per le imprese.

È quella espressa dal leader dell´Associazione Artigiani, Enrico Mattinzoli, all´indomani delle novità in tema di sgravi fiscali a chi assume lavoratori in mobilità e di contributi sui licenziamenti. «Non vediamo dove sia la ragionevolezza nel continuare a gravare le Pmi di costi che rendono sempre più complesso il fare impresa e mortificano la voglia di fare degli artigiani. Ci piacerebbe che la politica e le istituzioni – sottolinea in una nota – si rendessero conto delle potenzialità del sistema delle piccole aziende per l´uscita dalla crisi e non lo vedessero come una realtà su cui fare cassa.
 
Con i nuovi provvedimenti si rende più complicato il reinserimento» di chi perde il posto, «soprattutto delle persone più avanti negli anni». Per Mattinzoli, inoltre, «questo mortifica i pochi imprenditori nelle condizioni di creare occupazione: non se la sentono più di far firmare contratti».
Il primo riferimento – spiega la nota – è alla circolare Inps del 18 marzo 2013: sospende, dalle retribuzioni di marzo, i benefici contributivi riservati alle imprese che avessero inquadrato addetti iscritti alle liste di mobilità. Il secondo è al contributo Aspi e al licenziamento: la riforma Fornero introduce l´obbligo per la società che interrompe un rapporto a tempo indeterminato di versare un importo per finanziare l´Assicurazione sociale per l´impiego: varia da 483,80 a 1.451 euro a seconda dell´anzianità del dipendente.
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