«L’ASSENZA DI UNITA’ E’ LA NOSTRA DEBOLEZZA»(BSOggi) aprile 2013

Mattinzoli a confronto con  Lazzari e Piccinato

«Nel 2000, con Andrea Bonetti e Mimma Ferraboli firmammo un protocollo d’intesa per l’unificazione delle nostre associazioni: sono passati 13 anni, ma siamo ancora allo stesso punto».

Fare rete per superare le difficoltà. È il refrain che le associazioni di categoria ripetono ormai dall’inizio della crisi, ma in verità i passi avanti sono stati pochi. Ora però unirsi per raggiungere gli obiettivi comuni sembra essere diventata una necessità ineluttabile. La tavola rotonda che ha seguito la relazione introduttiva del presidente di Confesercenti Brescia, Pier Giorgio Piccioli, ha messo a confronto: Enrico Mattinzoli, presidente dell’Associazione artigiani; Roberto Lazzari, presidente di Cna; Carlo Piccinato, segretario generale di Unione artigiani, moderati da Alessio Merigo, direttore generale di Confesercenti.

Tutti i relatori si sono detti concordi nel sostenere che l’unione fa la forza, e che dalla crisi si esce solo facendo sentire la propria voce in modo unitario. «Nel 2000, con Andrea Bonetti e Mimma Ferraboli firmammo un protocollo d’intesa per l’unificazione delle nostre associazioni: sono passati 13 anni, ma siamo ancora allo stesso punto. Non solo non siamo riusciti a fare un percorso unitario, ma non abbiamo ancora dato le risposte che le nostre aziende ci chiedono», ha esordito Mattinzoli, chiarendo che l’ente ideale che oggi potrebbe portare avanti le istanze di tutte le associazioni è la Camera di commercio, per cui però serve «uno studio su come sono state investite le risorse e quali effetti ne sono conseguiti». Ma le necessità delle imprese sono immediate, e Mattinzoli ha suggerito di utilizzare il sistema dei Confidi perché «ogni euro investito ne genera 34. Siamo tutti d’accordo, non vedo perché non fare proposte unitarie».

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