«FORTUNATAMENTE I BRESCIANI SANNO CHIEDERE UN AIUTO» (CdSera – S. Ghilardi) agosto 2102

S.O.S. Imprenditori

Mattinzoli: «Ciò che mi ha sconvolto più di tutto è stato il numero degli imprenditori che hanno chiamato solo per avere un supporto psicologico dopo che per la loro azienda non c’era più nulla da fare».

Enrico Mattinzoli, presidente dell’Associazione Artigiani di Brescia e Provincia fatica ad accettare il bilancio dei primi tre mesi di attività del servizio “emergenza suicidi”.

Oltre 250 telefonate di aiuto che gli imprenditori bresciani, ma non solo (giunte chiamate anche dalla Sardegna), hanno fatto al numero 800.476.476 anche solo per sentire dall’altro capo del telefono una voce capace di ascoltarli. «La grande quantità di contatti è un segnale di profondo disagio che deve farci riflettere a fondo su quanto sta succedendo» afferma Mattinzoli. Ragionando sul genere di richieste fatte dagli artigiani al “pronto soccorso” dell’associazione si è potuto dedurre che, molto spesso, la disperazione di tanti imprenditori è dettata anche dalla scarsa informazione.

«In tanti casi abbiamo risolto il problema in un quarto d’ora – riferisce -. Per esempio tanti non sanno che, attraverso alcuni accordi, una cartella si può pagare con rate molto convenienti; in altri casi invece purtroppo la situazione è davvero delle peggiori ma l’associazione, oltre all’intervento dal punto di vista finanziario – continua – interviene anche gratuitamente con attività di sostegno nei rapporti con l’Agenzia delle Entrate». Con questo ultimo ente l’Associazione Artigiani ha anche firmato un protocollo per la mediazione tributaria.

Il servizio messo a disposizione degli artigiani del territorio dell’associazione ha sollecitato l’interesse di una televisione austriaca che a settembre raggiungerà via Cefalonia per documentare il nuovo strumento di supporto psicologico.

«Mettendomi a confronto con altre realtà al di fuori di quella italiana – spiega Mattinzoli –  ho potuto constatare come gli italiani siano più propensi a chiedere aiuto rispetto a persone provenienti da altri Paesi. Probabilmente perchè da noi è viva da sempre una cultura del soccorso e del volontariato». Per il presidente il ruolo dell’Associazione è quello di mettere l’uomo al centro della propria azione. Il servizio è aperto a tutti, anche ai non iscritti.

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