L’ASSESSORE MATTINZOLI RASSICURA: C’E’ UNA GUERRA APERTA ALL’ILLEGALITA’ febbraio 2005

Lotta dura allo stoccaggio abusivo
«Nella nostra provincia ci sono una decina di siti preposti allo stoccaggio di questi materiali – spiega l’assessore Enrico Mattinzoli – e la discarica di Verolanuova non aveva nessuna autorizzazione. I fenomeni illegali? Stiamo collaborando con la guardia di finanza e con i carabinieri del Noe per contrastare al massimo questi reati».

Forse qualcuno non lo sa (o finge di non saperlo), ma lo smaltimento degli inerti e dei residui degli interventi di demolizione in genere deve essere fatto solo su precisa richiesta all’assessorato provinciale all’Ambiente. Mattinzoli parla di una lotta dura allo stoccaggio abusivo rifacendosi alle rigide normative imposte dal decreto Ronchi del ’97: «Tutto il materiale di demolizione è considerato rifiuto, e come tale va trattato – ricorda -. Non sempre si tratta di resti derivanti dalla demolizione di caseggiati, e le mura di un ex fonderia, per esempio, non contengono solo cemento, ma anche sostanze nocive depositate sulle pareti negli anni».

Il controllo delle discariche abusive rientra nel piano di monitoraggio del territorio bresciano voluto proprio da questo assessorato. Monitoraggio che in un futuro prossimo sfocerà in un “Piano Provinciale Rifiuti” che il Broletto oggi non possiede ancora. «Prima è doveroso ricavare una fotografia dettagliata delle criticità esistenti – prosegue Mattinzoli – ; ed è quello che stiamo facendo. E inoltre abbiamo imposto il rilevamento di tutti i siti bresciani con l’installazione di rilevatori piezometrici a monte e a valle, per rilevare gli eventuali inquinamenti della falda».

Il passo successivo sarà quello di affrontare il “mare magnum” delle bonifiche dei diversi siti inquinati; delle diverse realtà industriali che sono destinate allo smantellamento, con tutti i problemi ambientali conseguenti. Poi sarà necessario localizzare ulteriori siti adatti allo stoccaggio degli scarti.

Se per i rifiuti speciali tossico-nocivi le competenze sono della Regione, la Provincia dovrà fare i conti con il costante aumento dei solidi urbani: «Un piano non consiste solo nella localizzazione di qualche discarica – aggiunge l’assessore – dovremo fare un ragionamento a lungo termine, stabilendo da qui al 2016 di quanto aumenterà la produzione di rifiuti solidi urbani. E dovremo anche individuare discariche d’emergenza: se l’inceneritore subisse una avaria servirebbe un’alternativa».

(BSOGGI – p.gor.)

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