Ottimizzare le risorse e fare massa critica
«E’ un momento difficile che richiede uno sforzo di unità. E mai come in questo momento c’è un rapporto stretto con le organizzazioni sindacali» ha esordito Enrico Mattinzoli, leader dell’Associazione Artigiani.
La crisi picchia duro e ricette facili non ce ne sono. La strada, faticosa, per rimettere in carreggiata l’economia bresciana ha nomi noti: “formazione” e “fare sistema”. Una formazione nuova, svecchiata, calibrata sulle richieste del mercato e non sui modelli di decenni fa. Un fare sistema che metta da parte i campanilismi per studiare soluzioni organiche.
Parole non nuove, ma che ieri, durante la commissione comunale dedicata al difficile momento economico, i rappresentanti dell’industria e dell’artigianato hanno indicato come unica via per garantire un futuro al nostro sistema produttivo.
Cosa si può fare a livello locale? «Bisogna pensare a quelle che saranno le richieste del mercato tra 10 anni. Inutile formare stuoli di parrucchieri quando ci servono informatici. Bisogna puntare su prodotti che abbiano un alto valore aggiunto».
E poi va fatta rete, tra associazioni (ricordate il patto di Capranica?) e imprese, per “ottimizzare le risorse e fare massa critica”.