FORMAZIONE PROFESSIONALE, L’AZIENDA VA febbraio 2004

Il TAR ha messo in dubbio la legittimità dei consiglieri a impugnare la delibera
Il Tar di Brescia ha respinto l’istanza di sospensione cautelare presentata dai consiglieri provinciali di Margherita e Ds con ricorso avverso all’istituzione dell’Azienda speciale Zanardelli per la formazione professionale della Provincia, che ha il compito di gestire i sette centri di formazione professionale.

Il Tar, aderendo alle controdeduzioni proposte dall’Amministrazione provinciale, “non solo – dicono in Broletto – ha sollevato dubbi in ordine alla legittimazione dei consiglieri provinciali ad impugnare le delibere dell’ente, ma, nel merito, ha ritenuto che, nel caso specifico, le deliberazioni di Giunta e Consiglio impugnate, con cui è stata complessivamente istituita e regolamentata l’Azienda speciale, non violano in alcun modo prerogative e competenza del Consiglio, e quindi possono considerarsi legittime”.

In particolare, “con l’approvazione dello statuto della nuova Azienda, il Consiglio provinciale – non la Giunta come sostenevano nel ricorso i consiglieri di minoranza – ha contestualmente approvato, sulla base della proposta di Enrico Mattinzoli, assessore competente, la stessa istituzione della nuova azienda. In ordine poi ai motivi di ricorso che contestavano singoli articoli dello statuto della neocostituita Azienda che, secondo la tesi dei consiglieri di centrosinistra, avrebbero esautorato di fatto il Consiglio provinciale privandolo di ogni possibilità e controllo dell’azienda, il Tar ne ha ribadito l’assoluta infondatezza, in quanto tale funzione è stata esercitata proprio dal Consiglio mediante l’approvazione dello statuto”.

«Appare quanto meno imprudente, dunque, l’affermazione dei consiglieri di minoranza che lo statuto approvato dalla Casa delle Libertà è illegittimo e illegale – ha commentato l’assessore Mattinzoli – appare, invece, con tutta evidenza che la vera motivazione del dibattito sull’Azienda speciale per la formazione professionale, durato mesi e mesi prima in Commissione e poi in Consiglio, era a contrasto della nascita di un nuovo strumento gestionale che dà garanzie di maggiore qualità ed efficienza».

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