DARE OSSIGENO ALLE IMPRESE, LA POLITICA «DEVE INTERVENIRE» (BSOggi) aprile 2013

Non ha dubbi Mattinzoli: «Essere propositivi e cercare nuove strade per superare l’empasse della crisi

da tempo rimangono sul tappeto problemi che non possono essere risolti dagli imprenditori e necessitano di un intervento deciso della politica».

«Troppo spesso lo Stato è il primo nemico. Ai parlamentari bresciani abbiamo parlato chiaro illustrando cosa pensiamo, trovando molta attenzione che, ci auguriamo si traduca in quancosa di concreto. La sitazione è drammatica e non solo per la mancanza di lavoro. Le aziende chiudono perchè non riescono a recuperare i crediti e, spesso, il debitore è lo Stato che è inadempiente e vessatorio: andrebbero bloccate da subito le azioni di rivalsa di Equitalia».  

«In Italia non si può più lavorare e le aziende traslocano e quando un’azienda si sposta, soprattutto se è strutturata, la ricaduta è pesantissima anche sull’indotto. Così si sta distruggendo l’economia e si imbocca una strada senza ritorno. Le aziende non chiedono contributi: chiedono solo leggi eque e rispetto; purtroppo – continua Mattinzoli – di fronte al non governo c’è poco da fare». 

In tempi di crisi c’è chi ha puntato sulla riqualificazione del personale e sulla formazione: «Interventi positivi, ma non risolutivi e spesso fuori tempo. Se inseguiamo le esigenze immediate del mercato la formazione è scarsamente adeguata. Alla base della formazione mirata ci devon essere studi di previsione che ci fanno capire cosa servirà nel prossimo futuro: non si può inseguire l’emergenza o continuare a preparare figure professionali che avranno uno scarso avvenire».

C’è qualche segnale positivo che si può evidenziare per l’economia bresciana? «Recentemente si sta evidenziando qualche timido segnale di risveglio di interesse nel comparto della meccanica – conclude Mattinzoli -. Negli ultimi mesi le aziende stanno facendo qualche preventivo e questo è il primo segnale positivo, ma di strada da percorrere per parlare di ripresa ce n’è parecchia».  

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