COMMERCIANTI E ARTIGIANI: «UN MALE INDISPENSABILE» dicembre 2011

Se vogliamo che il Paese riparta non c’è altra soluzione.

Delusione generalizzata, ma atteggiamento rassegnato da parte di tutte le organizzazioni presenti a Brescia sui tagli della manovra.

 Il presidente dell’Associazione Artigiani Enrico Mattinzoli parte dal lavoro più che da una rivendicazione di categoria: «Una questione drammatica quella che colpisce i pensionati prossimi a maturare il diritto. Ma non c’erano alternative. Avremmo voluto vedere qualche cosa in più per la crescita: ma quel poco che è stato fatto va nella direzione giusta».

Il leader di Confartigianato, Eugenio Massetti parte invece da una constatazione del tutto politica: «Questo Governo tecnico non offre niente di nuovo rispetto ai governi dorotei e berlusconiani. Della manovra penso tutto il male possibile ma in questo momento è indispensabile. Certo è che va a colpire come sempre i piccoli imprenditori ed i pensionati. Noi faremo la nostra parte, pronti a mettere mano alla tasca ma con un disagio enorme».

Roberto Lazzari, presidente Cna, vede alcuni aspetti positivi: «Mi è piaciuta la manovra sulla politica così come quella sui consigli di amministrazione che rappresentava un male secolare dell’Italia. Attendo nel complesso di vedere se sarà realizzata fino in fondo e se avrà effetti duraturi nel tempo anche e soprattutto in chiave europea. Di certo non sto apprezzando l’atteggiamento ambiguo nei commenti di tanti politici».

Sul fronte del commercio Alessio Merigo (Confesercenti) gioca in difesa: «Ci preoccupa il progetto di liberalizzazione degli orari che ci creerebbe grossi svantaggi ma in generale ci sono tanti altri aspetti. Lo stesso ritocco dell’Iva è un problema che ci obbliga ad assorbirla per non pesare eccessivamente sui prezzi. La nota positiva viene dal rifinanziamento del fondo centrale di Garanzia di 400 milioni: un leggero e significativo contributo al tema del credito».

(BSOGGI)

Back to Top