BONIFICA, AL VIA LA SECONDA FASE novembre 2005

Prosegue l’operazione di decontaminazione
Una colossale operazione di decontaminazione per trasformare il Comparto Milano, un fantasma dell’industria del passato, in un polo commerciale e residenziale.

Dopo un anno di lavoro, l’Assessore all’Ambiente Enrico Mattinzoli, ha certificato 4 lotti, circa il 40% della superficie totale, ma molto lavoro c’è ancora da fare.

BONIFICA Tra gli agenti inquinanti rintracciati nel sito, i più diffusi sono pcb, piombo, rame, stagno e cromo. La loro concentrazione è oggetto di rilevazioni accurate per determinare le modalità di bonifica. Dove possibile, si ricorre a un trattamento che rende il materiale inerte compatibile ai parametri per il riutilizzo. In caso contrario, si valutano le misure di smaltimento rispetto al livello e alla tipologia della contaminazione.

Dal Comparto Milano sono finiti in discarica 73.000 mc. di materiale. Il reimpiego del materiale si valuta in base alla destinazione: quello che dovrà accogliere strutture residenziali (definizione comprensiva delle aree verdi) deve rispondere a norme più restrittive rispetto a quello delle aree commerciali che, in nessun caso, potrà essere utilizzato dove si prevedono abitazioni o spazi pubblici.

Durante gli scavi si arriva come minimo a 50 cm. di profondità, secondo una convenzione del Comune. Il livello è variabile secondo i casi; come per la sede dell’ Europametalli “dove si è scavato fino a 2 metri di profondità per monitorare lo stato di alcune vecchie strutture dello stabilimento”.

AREE CERTIFICATE I lavori di bonifica sono stati calendarizzati sulla base di 5 fasi distinte. Allo stato attuale, su una superficie complessiva di 247.313 mq., l’Assessorato retto da Enrico Mattinzoli, (nell’ambito della fase 1), ne ha certificati 90.000. Fanno parte del lotti “certificati” l’area dell’ex Bimec che ospita il parcheggio comunale (affacciato su Via Vantini), due lotti dell’ex ATB e parte dell’ex Europametalli, aree queste dove sarebbe già possibile costruire.

La fase 2, in corso d’opera, comprende come primo atto la bonifica dei restanti 45.000 mq. dell’ Europametalli.

DURATA DEI LAVORI Iniziata il 13 ottobre 2004, la bonifica dovrebbe concludersi tra fine del 2006 e primi mesi del 2007. Va poi considerato un insieme di fattori che sottendono alle operazioni di scavo e decontaminazione che hanno fatto lievitare le spese di intervento. Il preventivo iniziale aveva fissato in 6,5 milioni di euro il costo globale dei lavori. Ipotesi disattesa dal momento che, con oltre il 60% di interventi da completare, sono già stati investiti 12 milioni di euro.

Visti i trascorsi, commenta l’Assessore Provinciale all’Ambiente Enrico Mattinzoli, non è possibile prevedere a quanto ammonterà la spesa complessiva che, ricordo, è interamente a carico della Società proprietaria dell’area, la Basileus spa. E’ vero però, che stiamo lavorando con grande cura per restituire la vita a tutta l’area.

IL FUTURO Sulle ceneri dell’ex area industriale, verrà realizzato un moderno complesso che contemplerà un mix tra aree commerciali e zone residenziali, che interesseranno 54.000 mq. Un progetto ambizioso da realizzare secondo una filosofia che perseguirà sia il ripristino di ambienti preesistenti (come nel caso del laminatoio) sia la costruzione di palazzi ex-novo.

Tra le certezze, almeno sulle planimetrie, un albergo (nell’ex Europametalli, il cui progetto è stato già depositato ed è già arrivata la concessione), un centro commerciale ma anche una nuova piazza pubblica. Intanto, si prosegue con le opere di urbanizzazione delle strade adiacenti all’area interessata dalla bonifica.

IL CONTROLLO DELLA PROVINCIA SUGLI INTERVENTI Qui, in questo che ora chiamiamo il Comparto Milano, è racchiusa una parte importante della storia industriale della città che ha avuto un peso decisivo anche per la sua storia economica. Ora, grazie agli interventi di bonifica in corso, possiamo restituirlo alla città.

L’Assessore Provinciale Enrico Mattinzoli, è convinto che sul fronte della bonifica, sia stata imboccata la strada giusta. Il suo Assessorato si sta occupando di 200 interventi per i quali si sa chi deve farsene carico economicamente: «Non rilasciamo autorizzazioni senza fidejussioni garantite».

Per il Comparto Milano, Mattinzoli e i suoi collaboratori hanno il compito di approvare i progetti, di sorvegliare l’esecuzione e di rilasciare la certificazione di avvenuta bonifica. Poiché si tratta di un’operazione di rilevanza nazionale, ogni fase deve avere l’approvazione Ministeriale, anzi di più Ministeri, cosa che comporta qualche problema quando si devono apportare modifiche al piano preventivato, soprattutto per i tempi.

Il percorso di questa bonifica è complesso anche in funzione della vastità dell’intervento. Basti pensare che ad ogni variante è necessario acquisire il parere di tre Ministeri (Ambiente, Beni Culturali e Sanità) anche se la variante al piano d’intervento è migliorativa: ad esempio quando si scava più in profondità per risanare il terreno.

Ora il Ministro Matteoli ha annunciato una novità importante: una volta presentata la documentazione, sarà possibile avere il decreto che convalida la modifica richiesta entro 15 giorni senza aspettare i 7/8 mesi che fino ad oggi erano necessari per la firma anche dei suoi colleghi.

Per avere un’idea di come si procede basti dire che, fino ad ora, sono stati prelevati 1800 campioni di terreno. Un campione resta in archivio, uno viene analizzato dalla Società proprietaria dell’area, e uno è sottoposto alle verifiche in contraddittorio da parte del laboratorio dell’ARPA. L’esperienza che abbiamo acquisito è preziosa, conclude Mattinzoli, per affrontare i casi più diversi con la necessaria competenza.

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