ASSOCIAZIONE ARTIGIANI: «UN PAESE VECCHIO E SOFFOCATO DALLA BUROCRAZIA» (GdBrescia) marzo 2014

Siamo un Paese vecchio, che non è in grado di rigenerarsi

Enrico Mattinzoli è lapidario nella sua analisi quando parla del rapporto difficile tra imprese e burocrazia:«

«Si parla di burocrazia in modo negativo – esordisce- . Ma in sè la burocrazia dovrebbe essere qualcosa di positivo, ovvero un’attività organizzata che facilita le procedure per imprese e cittadini. E in alcuni Paesi è così». Ma non in Italia, prosegue Mattinzoli. «E’ quello che accade in Italia e in alcuni Paesi del terzo mondo. In Italia le imprese sono alle prese con procedure complicate e lente, che costituiscono un grandissimo problema».

Mattinzoli, da presidente dell’Associazione Artigiani ha un osservatorio privilegiato anche su questo fronte. «Il Paese dovrebbe porsi l’obiettivo di avere una burocrazia semplificata che metta le imprese in condizione di svilupparsi e di lavorare – sottolinea -. Invece le procedure sono complicate. Le faccio un esempio. In Italia per avere la concessione per un capannone nuovo ci vogliono in media 350 giorni, in Svizzera 15».

Sono ache questi ostacoli che spingono le aziende italiane a migrare oltre confine. «E questa è anche la ragione – osserva ancora Mattinzoli – per la quale le imprese straniere investono sempre meno nel nostro Paese. E molte nostre imprese pensano di espatriare». E pure tra le imprese bresciane, questa tentazione c’è. «Recentemente un’impresa bresciana si è trasferita in Carinzia – racconta Mattinzoli – in una quindicina di giorni ha ottenuto permessi e autorizzazioni che gli sevivano. Ovviamente previo accertamenti che l’azienda avesse tutte le risorse necessarie per intraprendere il percorso che ha intrapreso».

Mattinzoli ricorda di aver lanciato una sua proposta sul fronte semplificazione della burocrazia. Ovvero «costruire un percorso per cui al massimo in novanta – centoventi giorni la pubblica amministrazione deve dare le risposte ai quesiti delle imprese. Se entro quel lasso temporale non dovesse ricevere risposta, dovrebbe scattare il silenzio assenso per cui l’azienda potrebbe partire con la sua attività o il suo progetto».

Per Mattinzoli, la burocrazia elefantiaca rappresenta «il problema»  per le imprese italiane, «ancor più dell’accesso al credito e ai fondi».

  

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