ASSOCIAZIONE ARTIGIANI, AGLIARDI E’ IL LEADER (BresciaOggi- R.E.)

Rinnovata la Giunta

Sostenuto da una larghissima maggioranza il vice presidente succede a Enrico Mattinzoli al vertice dell’organizzazione di via Cefalonia.

Bortolo Agliardi è il nuovo presidente dell’Associazione Artigiani di Brescia e provincia. É stato eletto dal Consiglio dell’organizzazione di via Cefalonia – a larghissima maggioranza – nella tarda serata di ieri. Già vice presidente dell’Associazione (conta 16.800 iscritti), Agliardi succede a Enrico Mattinzoli che, dopo 24 anni, ha deciso di lasciare il vertice. La nuova Giunta, in carica per il prossimo quadriennio, comprende – oltre al neo leader – i vice presidenti Elena Calvetti e Battista Mostarda (è anche presidente di Artfidi Lombardia), Giuseppe Bertoglio, Flavio Bocchio, Dante Bonometti, Davide Bontempi, Gianluigi Gamba Gianluigi e Aldo Gasparini.

«Vorrei  ringraziare di cuore Enrico Mattinzoli, per l’impegno prezioso che ha dedicato in tanti anni alla nostra associazione – ha detto il neo presidente Agliardi -: è stato d’esempio e l’esperienza che ci ha trasmesso, la passione, l’onestà intellettuale sono un patrimonio eccezionale. Con la nuova Giunta, raccogliamo anche la grossa responsabilità di 70 anni della nostra storia associativa, dobbiamo onorare tutto questo. Vorrei ringraziare tutti i colleghi che in questo tempo hanno ricoperto le cariche negli organismi associativi, tutti gli artigiani che si sono impegnati a qualsiasi titolo a favore della categoria, la Giunta precedente, i dirigenti e i dipendenti dell’Associazione. Loro sono la struttura e il punto di riferimento di tutti gli iscritti e il mio riferimento quotidiano. Senza una squadra unita e preparata professionalmente, capace di confrontarsi sulle problematiche e sulle idee, ogni obiettivo è molto difficile da raggiungere».

Il neo presidente, in un momento complesso come quello, con l’economia che segna cambiamenti, spesso radicali, intende «mettere in atto una politica step by step. Ritengo azzardato compiere previsioni di tipo quadriennale, quando in realtà il quadro socio-economico con il quale ci dobbiamo confrontare è in costante evoluzione e richiede un monitoraggio continuo. L’Associazione – spiega Agliardi – dovrà muoversi in base alle esigenze che verranno mutuate, sia dal punto di vista dell’economia reale, sia dal punto di vista delle aspettative delle singole categorie». Idee subito chiare anche riguardo al rapporto con gli associati. «Dovremo essere vicini alla base – sottolinea il leader – e poi aumentare il dialogo con le istituzioni, attraverso i canali aperti in modo costante e costruttivo da Mattinzoli, condividere temi e problemi. Dovremo portare avanti le esigenze vere delle filiere, del singolo e dei territori. Saremo lo sviluppatore di idee per quanto riguarda l’aiuto da portare alle imprese per essere sempre preparate e quindi competitive sui mercati». Per Agliardi il compito dell’Associazione Artigiani è «di fornire elementi normativi finiti affinché gli organismi legislativi, tramite il veicolo dei parlamentari bresciani, concetizzino norme necessarie al miglior funzionamento dell’azienda: perché le imprese devono essere seguite e tutelate nei problemi di tutti i giorni».

Il presidente Bortolo Agliardi, quali prime azioni, intende «ascoltare, analizzare, agire e comunicare. La crisi ha isolato le imprese nei problemi quotidiani. Ritengo indispensabile realizzare un nuovo rapporto con gli imprenditori andando a raccogliere nelle aziende le esigenze e le aspettative per poterle realizzare coinvolgendo tutti gli attori presenti sul territorio. La comunicazione è un elemento fondamentale. Bisogna abbattere le barriere mentali, anche i piccoli imprenditori devono pensare agire e comunicare per una realtà senza limitazione di confini».

Obiettivo puntato anche sul fronte innovazione, nella convinzione che «le nostre aziende sono tecnologicamente avanzate e preparate. Il dialogo tra “old” e “new economy” è già in atto da due decenni, ora la tecnologia sta registrando un’ulteriore accelerazione che a volte non permette il cambiamento altrettanto veloce nella filiera produttiva a causa del carente e problematico accesso al credito. La soluzione a questa situazione – conclude Agliardi – deve passare da un’interazione dei nuovi giovani imprenditori tecnologici con le aziende già impegnate nella filiera per creare la sinergia che costituirà una delle armi vincenti per il futuro».

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