ASSOARTIGIANI:UN AIUTO PER NON «MORIRE D’IMPRESA» (GdBrescia – G. Z.) maggio 2012

Enrico Mattinzoli «Non c’è alcun problema, anche economico, che non possa essere risolto».

L’Associazione Artigiani ha avviato un programma di aiuto per imprenditori in difficoltà insieme ad Associazione Laura Saiani Consolati onlus

Notti insonni, con il peso dei conti che non tornano, la responsabilità di intere famiglie e l’attesa di un finanziamento che tarda ad arrivare. Un incubo vissuto oggi da molti imprenditori, capaci purtroppo di arrivare a gesti estremi. Ecco perchè l’Associazione Artigiani insieme ad Associazione Laura Saiani Consolati onlus ha accelerato l’avvio di un programma d’aiuto per chi è in difficoltà per offrire sostegno psicologico ad associati e non, a chi «ha avuto una delusione dall’impegno di una vita», per dirla con il presidente dei Assoartigiani, .

E per farlo, l’associazione offre un secondo aiuto, un supporto tecnico gratuito, sempre ad associati e non, per relazionarsi con Equitalia. «Che non è colpevole – dice Mattinzoli – delle difficoltà degli imprenditori, perché non è altro che il braccio operativo di un parlamento che non ha dato le giuste risposte davanti alla crisi». Il terzo intervento riguarda il Confidi, che riceverà i 520mila euro del fondo antiusura per garantire non più il 50, ma l’80% delle richieste di finanziamento agli istituti di credito. «Un confidi, il nostro – ha specificato il presidente – che sostiene 18mila artigiani bresciani e ha un basso tasso di sofferenza, ovvero lo 0,9%».

«Andrebbe ripensato il sistema del microcredito per le pmi, che spesso chiedono poche migliaia di euro», ha detto Luciano Consolati, segretario organizzativo di Confartigianato Torino e presidente dell’Associazione Consolati con cui ha preso avvio il progetto dell’Associazione Artigiani. «Di fronte all’emergenza che ha colpito le pmi – ha aggiunto – i nostri psichiatri si concentrano su un’operazione preventiva, perché è determinante che chi è in difficoltà non si senta solo».
«Le banche, nonostante le sofferenze – ha aggiunto Mattinzoli – ci stanno aiutando, ma bisogna accelerare sui tempi, c’è troppa burocrazia». «Le nostre associazioni hanno avviato un percorso di collaborazione», ha affermato Consolati. «Siamo aperti anche a progetti con altre associazioni e organizzazioni, magari bresciane – ha concluso Mattinzoli -. Perché non è più tempo di divisioni, se vogliamo risolvere i problemi dobbiamo aggregarci».

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