ARTIGIANI: «UN MIRACOLO SENZA DENARO PUBBLICO» (BSOggi – S. Centenari) luglio 2014

Mattinzoli: «È la dimostrazione di come senza spendere un euro pubblico siamo riusciti a ottenere grandi risultati
I costi di pedaggio sono ripagati dal tempo risparmiato»

Se la burocrazia non l´avesse frenata, una Brebemi nata prima avrebbe neutralizzato la delocalizzazione di tante aziende nella fascia padana. Ne è assolutamente convinto Bortolo Agliardi, vicepresidente dell´Associazione Artigiani di Brescia, realtà che non ha nessun tentennamento nel definire l´apertura della A35 un «piccolo grande miracolo».
 
Per spiegare perché, Agliardi snocciola esempi brescianissimi: «Per la gente di Valgobbia e Valtrompia – piccoli artigiani e imprenditori – il trasporto dei beni finiti da Lumezzane a Malpensa aveva un costo superiore a quello delle materie prime. Un paradosso simile legava le mani a tutti: non era più competitivo un modello del genere, in un mercato globale. Ora si cambia. Basta pensare a come anche i 5 chilometri di tangenziale a tre corsie abbiano mutato il volto di Brescia».
Il fatto che questa nuova autostrada a tre corsie per direzione di marcia sia scaturita da un piano di project financing è uno degli elementi che più soddisfa Enrico Mattinzoli, direttore dell´Associazione Artigiani: «È la dimostrazione di come senza spendere un euro pubblico siamo riusciti a ottenere grandi risultati. Quanto farà di margine non lo so, ma la Direttissima ha seminato sul territorio i frutti di un investimento immaginato dalle camere di commercio. Grazie allo straordinario impegno di Franco Bettoni».
Che la «vecchia» strada, la A4, in questi anni abbia in parte cambiato aspetto e criticità, i rappresentanti del mondo artigiano non hanno problemi ad ammetterlo: «Certo, diciott´anni fa», senza la terza corsia in alcuni punti e la quarta negli altri tratti, «la situazione era incandescente. Ma anche oggi la nascita di un´alternativa più veloce e comoda crea una valvola di sfogo per la A4 che era sacrosanto e urgente costruire, per i settori produttivi, gli utenti semplici e i pendolari», spiega Mattinzoli.
Ma la domanda di mobilità c´è? Le aziende saranno in grado di sfruttare la chance, nonostante le ristrettezze? «La crisi non andrà avanti in eterno» sottolinea il direttore di Assoartigiani. E proprio nessuno si lamenta dei costi di pedaggio? «No, perché il minor tempo di consegna al cliente finale ripaga ampiamente il leggero costo in partenza».
«Per l’ennesima volta il privato ha dimostrato qualità e rispetto dei costi, nonostante la valanga di modifiche richieste e le grandi difficoltà che ha dovuto superare la variante alla fine realizzata, legata a vari limiti di natura geologica» prosegue il vicepresidente Agliardi. «Siamo in ritardo: la strada doveva essere fatta 15 anni fa. La cecità dei burocrati nazionali e le lobby che detenevano il potere delle concessioni autostradali hanno frenato. Il ritardo lo scontiamo ma è ancora possibile creare una realtà vivace, sfruttando questo volano. Viviamo immersi nei messaggi, di tablet e telefonini, ma la gente ha ancora grandi esigenze di muoversi».
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