ANDIAMO ALLA SCADENZA SENZA ALCUNA FORZATURA (BSOggi) febbraio 2012

Mattinzoli offre un giudizio personale sullo scenario strategico

«Si apre una nuova stagione: i prossimi tre anni devono servire per abbandonare il duale e iniziare un percorso che ci porti ad una realtà più grande della attuale. In questo senso fanno bene Tabacci e Rebecchi a puntare a de-politicizzare la governance scegliendo indirizzi comuni e condivisi».

A termini di statuto – venendo a mancare il presidente del consiglio di Gestione – la parola passa al consiglio di Sorveglianza. Un organismo che è prevalentemente bresciano (l´alternanza nella governance con Milano come noto diede questo potere di nomina alla Loggia) e che in questo momento si troverà a dover decidere quali scelte fare da qui al 29 maggio, data fissata per l´assemblea dell´azienda in cui si procederà alle nuove nomine.

Gli stessi consiglieri bresciani stanno cercando di capire il da farsi, anche se è opinione comune che da qui a fine maggio non saranno prese decisioni particolarmente rivoluzionarie. Enrico Mattinzoli si è detto sorpreso e dispiaciuto aggiungendo che «immaginare di fare un presidente adesso significherebbe un presidente a tempo».

Sorpreso anche Franco Tamburini («Sembrava in un periodo di ripresa dalla malattia, non me lo aspettavo certo. Ma non ci siamo mai frequentati molto») che sui prossimi passi aggiunge: «Non ho ancora parlato coi colleghi del consiglio. Potrebbe esserci una accelerazione su quanto avrebbe dovuto accadere tra qualche mese, pur rispettando le scadenze».Lo scenario è aperto e lo stesso Bruno Caparini – che preferisce non esprimersi sugli scenari futuri – ammette di essere stato colto di sorpresa: «Sapevamo delle sue condizioni ma non immaginavamo fosse imminente l´addio».

 

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