ALLA RICERCA DEGLI SCARICHI ABUSIVI dicembre 2005

L’Assessore Mattinzoli ordina una verifica a tappeto sul territorio benacense
Alla ricerca degli scarichi abusivi che direttamente o, attraverso i numerosissimi fossati, rii, torrenti, finiscono nel lago di Garda. Il progetto è dell’Assessore Enrico Mattinzoli che, per realizzarlo, intende avvalersi della collaborazione delle «guardie ecologiche».

Queste, nei primi mesi dell’anno prossimo, si trasformeranno in Sherlock Holmes e percorreranno in barca le zone rivierasche del lago mentre a piedi risaliranno tutti i corsi d’acqua che sfociano nel lago alla ricerca di tubazioni sospette. Verranno individuate ed esattamente localizzate utilizzando un sistema Gps che fornirà alla Provincia l’esatta collocazione dello scarico.

I dati di quella che si presenta come una puntuale verifica, verranno confrontati con l’elenco degli scarichi autorizzati così da individuare ed eliminare quelli abusivi. «L’obiettivo è quello di tutelare la qualità delle acque bresciane, siano esse le piccole zone umide, i fiumi o i laghi – spiega l’Assessore Enrico Mattinzoli – L’iniziativa verrà realizzata con il contributo delle guardie ecologiche che il mio assessorato sta gradualmente potenziando. Proprio in questo periodo infatti sono in pieno svolgimento le lezioni del corso per conseguire il patentino di guardia ecologica. E’ un corso molto impegnativo che si concluderà con l’esame da tenersi a Milano. I partecipanti sono ben 36 e dunque la schiera delle guardie ecologiche verrà potenziata. Alcuni corsisti provengono dal basso Garda.

A loro e ad altri – continua l’Assessore Mattinzoli – ho già proposto l’intervento. Indicativamente faremo questa verifica dei “tubi” che finiscono a lago a cominciare da febbraio, forse marzo dell’anno prossimo. Anche in questo settore voglio vederci chiaro, in ogni caso eliminare qualsiasi fonte d’inquinamento delle acque del più grande lago italiano. In particolare moltissimi sono i piccoli torrentelli che finiscono nel lago e che non sono in alcun modo collegati al sistema di tutela ecologica del Garda che li ignora intercettando solo gli scarichi delle tubazioni delle fognature comunali».

La verifica si affianca agli investimenti già programmati ed in parte già in atto di potenziamento della capacità di trattamento del depuratore di Peschiera.

Il progetto suddiviso in 3 lotti per un investimento complessivo di oltre 126 milioni di euro vede protagonista per la parte bresciana ancora l’assessore Mattinzoli. Il primo lotto per 5,3 milioni di euro prevede la costruzione della sesta vasca di ossidazione in località Paradiso di Peschiera, due sedimentatori finali e le relative attrezzature di funzionamento. Ciò consentirà di trattare maggiori quantità di liquido convogliato attraverso il collettore facendo meglio fronte anche alle onde di piena causate da forti piogge. Il secondo lotto prevede la costruzione di vasche di sabbiatura mentre il terzo intervento punta a migliorare la qualità dei reflui.

(GdB – e.s.)

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