In arrivo nuovi investimenti sulla rete idrica da parte dell’Ambito Ottimale
L’AATO (guidata da Enrico Mattinzoli) ha dato il via ad una serie di interventi sul sistema acquedottistico di 10 Comuni della provincia. Una pioggia di milioni, 60 per essere precisi, che irrora il sistema idrico bresciano, con protagonisti i Comuni della provincia, beneficiari (presenti e futuri) di poderosi interventi di adeguamento della rete.
Il tutto sotto l’egida dell’Ambito Ottimale. Prosegue la campagna volta alla “Tutela delle acque e gestione integrata delle risorse idriche” promossa dall’AATO, operazione giunta alla fase 4 grazie alla stipula di un Accordo di programma tra l’Ambito stesso ed i Comuni di Angolo Terme, Berzo Demo, Borgo San Giacomo, Cividate Camuno, Collio, Corte Franca, Limone, Marmentino, Ono San Pietro e Pontoglio. Dieci municipi che potranno usufruire complessivamente di 3,1 milioni di euro, cifra destinata a finanziare opere legate all’approvvigionamento idrico come al collettamento dei reflui. Il tutto secondo una scala di priorità «che segue le segnalazioni dei Comuni stessi», come ribadito dal Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’AATO Enrico Mattinzoli.
Una questione di cifre La messa in opera dell’adeguamento (laddove necessario) della rete idrica provinciale è una partita articolata in quattro fasi, «che comporta investimenti per 120 milioni di euro – precisa Mattinzoli -. Di questi 60 sono garantiti dall’AATO, che può contare sul supporto (monetizzabile in 15 milioni di euro) rappresentato dai contributi ministeriali e regionali. Dopo che le prime Fasi si sono concentrate su collettamento e depurazione la Fase quattro, peraltro articolata in due segmenti, insisterà sull’adeguamento delle strutture di acquedotto».
Prima di soffermarsi sugli interventi Mattinzoli entra nel merito della questione dei finanziamenti. «In sette dei dieci casi contemplati dall’accordo, allo sforzo economico dell’AATO corrispondono forme di cofinanziamento derivanti dalle Tariffe di piano (e quindi relative di gestori, ovvero Aob2, A2A o Asvt). Ci sono però tre Comuni, ovvero Cividate, Ono San Pietro e Berzo Demo, che dovranno sborsare di tasca propria parte delle risorse necessarie». La ragione è presto detta. «Tali Amministrazioni scontano la mancata adesione all’AATO, aspetto che gli preclude la possibilità di godere di simili investimenti a costo zero».
La sottolineatura fornisce l’occasione di tornare sulla questione camuna, con la Valcamonica che (per ora) recita la parte di chi non vuole cedere all’imprimatur della legge sul Servizio idrico integrato. «Mi ha fatto piacere – ammette Mattinzoli – sentire il sindaco di Angolo Mario Maisetti esprimersi in modo favorevole sull’eventualità di aderire all’AATO. Nel complesso, visto che sono in parecchi in Valle a pensarla come lui, credo che sia possibile ipotizzare la fine di questo stato di cose. Credo però che se ne potrà parlare solo dopo le elezioni».
Acquedotti nel mirino Questi, nel dettaglio, gli interventi messi in cantiere. A Marmentino sarà realizzato un nuovo approvvigionamento idrico alle sorgenti «Acque nere» con collegamento al serbatoio «Pagherone»; a Borgo San Giacomo si definirà il collegamento tra il potabilizzatore del pozzo Croce e le frazioni Acqualunga e Motella; a Pontoglio si metterà mano al rifacimento della rete comunale per la zona rurale di via Maglio. E ancora: Cividate Camuno vedrà la costruzione di una nuova vasca di accumulo dell’acquedotto, Collio del nuovo serbatoio di accumulo e compenso con annesso impianto di disinfezione. Berzo potrà contare sulla nuova captazione della rete acquedottistica di Forno Allione, Limone sul potenziamento dell’acquedotto civico. Infine Angolo Terme avrà il collegamento del serbatoio Sarec Alto alla rete acquedottistica di Anfurro; Ono San Pietro vedrà concretizzarsi la ristrutturazione della rete di acquedotto mentre a Corte Franca è prevista l’estensione della nuova dorsale idrica di adduzione dei pozzi Bracchi e Brescia al serbatoio Madonna.
Questo è quanto messo in agenda, ma i cantieri già previsti dagli accordi precedenti non sono certo fermi al palo. «Attualmente – riferisce Mattinzoli – i lavori della Fase 1 sono realizzati al 60%, quelli della Fase 2 al 45% mentre quelli della Fase 3 hanno raggiunto quota 57%. Dal 2007 abbiamo messo in campo 165 milioni di investimenti». L’ultimo accenno è sulla Valcamonica. «L’unica soluzione praticabile è che i Comuni della Valle entrino in Aob2: basta che si convincano che è una scelta che conviene».
Ora manca solamente l’approvazione del regolamento Cosa manca per il definitivo salto di qualità dell’Ambito Ottimale? «La convocazione dell’assemblea del Consorzio, appuntamento che dovrebbe permetterci di approvare il regolamento dell’AATO. Purtroppo manca solo la firma del presidente Cavalli».
Senza volere soffiare sul fuoco delle polemiche Enrico Mattinzoli, presidente del cda dell’AATO, mostra un certo disappunto nel veder procrastinato (probabilmente fino alla fine del mese) «un passaggio fondamentale dell’Ambito, anche perchè il nuovo regolamento contiene novità davvero importanti». A cominciare «dall’azzeramento di ogni forma di cauzione. Una scelta – ammette Mattinzoli – che è costata molto in termini di dibattito ma su cui abbiamo insistito».
Le novità però sono numerose, e riguardano anche gli aspetti burocratici. «Su richiesta di Coldiretti ed Unione Agricoltori abbiamo accettato di modificare le modalità di pagamento delle analisi sui reflui di derivazione agricola: sarà l’AATO a farsi carico delle rilevazioni i cui oneri ricadranno sugli agricoltori solo nel caso in cui venissero accertati degli sforamenti dei parametri stabiliti. Inoltre abbiamo uniformato ogni forma di domanda, rendendo unici i moduli».
C’è poi il problema delle morosità: «Agli inadempimenti – conclude Mattinzoli – sarà inviato un sollecito quindi, dopo 30 giorni, sarà avvertito il Comune che provvederà a dare parere, sempre entro un mese, sull’opportunità o meno di interrompere l’erogazione».
(GDB – Rosario Rampulla)