VISANO IL MEGA DIGESTORE IN CURA gennaio 2005

L’Assessore Mattinzoli: «Entro luglio riapertura per reflui animali e scarichi civili»
Conto alla rovescia per la riaccensione del mega depuratore di Visano, chiuso dall’ottobre 2002. A giugno-luglio, comunque entro l’estate, l’impianto tornerà in funzione per “digerire” i reflui di centomila maiali, gli scarti di attività agroalimentari e i liquidi delle fognature di Remedello, Visano e Isorella.

Lo promette l’assessore provinciale all’Ecologia, Enrico Mattinzoli, nelle cui mani è passata la patata bollente costituita dal digestore visanese, essenziale per depurare i reflui di una quarantina di allevamenti suinicoli a Visano, Calvisano, Isorella, Acquafredda, Remedello, Gottolengo, Pavone. «Abbiamo avviato la procedura per adeguare l’impianto ed evitare i problemi che ne hanno determinato la chiusura», spiega Mattinzoli. Ricordiamo che la struttura appartiene alla Provincia, la quale nel 1999 ne affidò la gestione per 30 anni alla società “Visano società trattamento rifiuti” (Vstr.). Aperta nell’aprile 2000, nell’ottobre del 2002 fu bloccata dalla Provincia e il mese successivo messa sotto sequestro dalla Magistratura. Identico il motivo: gli scarichi che uscivano dalle vasche erano assolutamente fuori norma.

La Provincia ha ottenuto il dissequestro del depuratore nel luglio 2003, a condizione di procedere ai necessari adeguamenti. «Innanzitutto – dice Mattinzoli – chiariamo una cosa: il problema non era nell’impianto, realizzato bene, ma nella natura degli scarichi. La qualità e i tempi di conferimento dei reflui da parte degli allevatori hanno messo in crisi l’impianto». Mattinzoli precisa: «per questioni chimiche e tecniche esso può funzionare bene solo se ai reflui suini si aggiungono quelli di lavorazioni agroalimentari egli scarichi civili». Da questa premessa è disceso il programma deciso dalla Provincia per giungere, entro l’estate, a riattivare il mega digestore. Innanzitutto è stato redatto lo Studio di impatto ambientale, già inviato alla Regione che deve effettuare la valutazione complessiva e rilasciare il nulla osta per realizzare gli interventi. Mattinzoli è fiducioso: «Attendiamo a breve la risposta positiva».

Secondo passo: «La sottoscrizione del protocollo d’intesa fra la Provincia e la società Vstr per l’adeguamento del depuratore, la sua riattivazione, lo smaltimento dei reflui giacenti. Mancano pochi dettagli, entro poche settimane sarà firmato». La Vstr, quindi, preparerà il progetto esecutivo di adeguamento, che entro fine marzo sarà approvato dalla Provincia. Gli interventi sul depuratore saranno divisi in due fasi. La prima prevede l’ammodernamento della strumentazione per il controllo della qualità degli scarichi. In particolare l’istallazione di un “campionatore automatico”, in grado di analizzare gli scarichi in tempo reale. L’investimento da parte della Provincia sarà di 150mila euro. La seconda fase riguarda l’adeguamento delle vasche, con una spesa di 200mila euro, sempre sostenuta dalla Provincia. Con questa operazione l’impianto potrà accogliere gli scarichi civili di cinque Comuni, per un totale di 26mila abitanti: da subito Isorella, Remedello e Visano, in futuro anche Acquafredda e Calvisano (Comune ancora sprovvisto di fognatura).

Sono necessari anche altri passi burocratici, affidati alla Provincia stessa: l’autorizzazione per scaricare i reflui finali “depurati” nelle rogge, il nulla osta per le autobotti che porteranno i reflui suini all’impianto, l’ok per sfruttare il biogas prodotto dalla digestione dei liquami. Il tutto, si augura l’assessore, entro pochi mesi: affinché a giugno-luglio la struttura riapra.

Aperto dall’aprile 2000 all’ottobre 2002
Il mega digestore di Visano fu costruito negli anni ’90 per affrontare il problema dei reflui suinicoli, altamente inquinanti. Aperto nell’aprile 2000 e chiuso dall’ottobre 2002, è costato circa 15 milioni. Nel Bresciano vengono allevati un milione e centomila maiali: «Sarebbe necessaria -dice l’assessore Mattinzoli- la costruzione di alcuni altri impianti per risolvere il problema alla radice».

La verifica degli scarichi in entrata nell’impianto
Per il conferimento dei reflui, gli allevatori pagano 4 euro al mc (equivalente a 100 lire/Kg carne). «Un prezzo politico basso -dice l’assessore – l’impianto diventerà economicamente sostenibile con l’abbinamento dei reflui agroalimentari e degli scarichi civili. Si potrebbe arrivare ad introitare 15 euro al mc». Un altro problema è la verifica dei reflui in entrata: «Bisognerà fare un accordo con gli agricoltori per avere la certezza di cosa arriva all’impianto».

Dalla “digestione” l’energia elettrica
Il mega digestore visanese ha una fondamentale funzione ecologica, ma può svolgere un importante ruolo anche come produttore di energia elettrica attraverso il biogas scaturito dalla “digestione” dei reflui. Nella sua breve vita l’impianto non ha mai funzionato in questo senso. Per il futuro, spiega Mattinzoli, si prevede di far funzionare annualmente «per 7.000 ore ciascuno i due gruppi da 450 Kw/H ognuno».

(GdB – Enrico Mirani)

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