STORIE DI ORDINARIA BUROCRAZIA

 Percorso nella giungla delle carte per l’accesso alla Cassa Integrazione in Deroga

Le continue e ripetute storture della burocrazia ci hanno abituato alla convivenza con un mondo, quello delle inutili e inspiegabili complicazioni, che se non vissute in prima persona rischiano di sembrare frutto della fantasia.

Purtroppo non è così e la realtà dell’accesso agli ammortizzatori sociali dimostrano di quanto “l’apparato” sia in grado di complicare la già difficile situazione dei lavoratori e delle imprese.

Ma vediamo cosa accade dal momento in cui il datore di lavoro affronta un calo delle commesse e chiede, per conto dei suoi dipendenti, l’accesso agli ammortizzatori sociali, facendosi carico di produrre tutta la documentazione richiesta dagli Enti.

L’Azienda in accordo con il Sindacato convoca lAssemblea Sindacale(vale in caso di un solo dipendente come per mille dipendenti) al fine di definire i tempi e motivazioni della richiesta, nonché i lavoratori interessati.

Contestualmente compila il Modulo di Accordo Sindacale in cui vengono descritte in ben quattro pagine le informazioni oggetto della richiesta.

Successivamente compila e spedisce all’INPS il Modello I.G.I /15/ Str .con la descrizione ancora una volta dei dati identificativi dell’Azienda e la specifica delle riduzioni e sospensioni settimanali, la dichiarazione di responsabilità del titolare,nonché l’elenco dei beneficiari.

L’ INPS provvede quindi a comunicare un numero di protocollo attraverso il quale si ha accesso alla compilazione del terzo adempimento ovvero la Domanda di Trattamento di CIGD presso la Direzione Occupazione Politiche del Lavoro della Regione Lombardia in cui vengono riportati ancora una volta i dati contenuti nei moduli in precedenza compilati oltre al quadro A (dati relativi al datore di lavoro), quadro B (dati relativi alle unità operative in C.I.G.D.) quadro unificato C e D (dati relativi ai lavoratori interessati).

Viene poi indetta la Riunione Tecnica presso la Provincia per l’approvazione delle domande di C.I.G.D. e successivamente si compila il Modulo IG Str Aut Cod SR41 comprensivo dei Prospetti per il Pagamento Diretto 1/4, 2/4, 3/4, 4/4 che contiene la rendicontazione delle ore mensili e che va spedito ogni mese all’INPS.

Viene poi spedito alla Regione il Modulo di Rendicontazione dove vengono ripetuti ancora una volta tutti i dati in precedenza comunicati all’INPS.

Finalmente la Regione emette il Decreto e lo spedisce all’INPS dando il via libera al pagamento.

All’Attività sopra descritta va aggiunto l’inserimento nel Portale della Regione dei periodi preventivamente previsti per la CIGD.

Ne frattempo,( e solo nel caso la procedura descritta si sia svolta senza intoppi), sono passati sei mesi, nei quali i dipendenti sono senza sussidio e il datore di lavoro, (non per sua negligenza) è oggetto delle legittime richieste dei lavoratori.

A proposito, l’Accordo Sindacale ha validità di 3 mesi e nel caso l’Azienda avesse necessità di richiedere il rinnovo della C.I.G.D tutta la pratica va rifatta !

Infine per completezza di informazione, vale la pena di ricordare che presso la Regione vi sono ben 6000 pratiche ferme a causa di imperfezioni spesso dovute a errori di trascrizione del numero civico, piuttosto che del codice di avviamento postale o ancora per mancata rispondenza tra i dati del Registro Ditte, INPS, Provincia e Regione.

Non mi pare sia necessario a questo punto, aggiungere alcun commento.

Enrico Mattinzoli (21.03.2014)

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